È vero che i frati non possono divertirsi?
Probabilmente per tanto tempo è stata opinione comune che la Chiesa vedesse con sospetto il divertimento… per questo spesso i più giovani ci chiedono: «Ma tu che sei frate puoi giocare a calcio? Puoi uscire una sera con gli amici?». Insomma la domanda è: «Ma davvero non puoi divertirti? Davvero non ti svaghi mai?». Forse basta dare uno sguardo proprio a questi nostri post sui luoghi comuni per capire che non è così: noi frati sappiamo anche divertirci! Certo, perché siamo convinti che una certa leggerezza faccia proprio bene alla vita. Come direbbe papa Francesco: «Avete mai sentito di un santo musone? Basta con i cristiani con la faccia da peperoncino sotto aceto!».
Sì, una vita seria, impegnata, donata, non è incompatibile con il «divertimento». Davvero non ridere mai è poco serio. Davvero saper gioire di ciò che la vita talvolta ci dona è una profonda saggezza evangelica. Anche san Francesco, in tutto il suo rigore ascetico, «perdeva tempo» a cantare e ballare nei boschi. È stata conservata dai primi suoi compagni perfino una lettera che proprio lui scrive ad una sua amica pochi giorni prima della sua morte: guardate un po’ cosa «perde tempo» a chiedere questo grande santo…
«A donna Jacopa, serva dell’Altissimo, frate Francesco poverello di Cristo, augura salute nel Signore e la comunione dello Spirito Santo. Sappi, carissima, che Cristo benedetto, per sua grazia, mi ha rivelato che la fine della mia vita è ormai prossima. Perciò, se vuoi trovarmi vivo, vista questa lettera, affrettati a venire a Santa Maria degli Angeli. […] Ti prego ancora di portarmi di quei dolci, che eri solita darmi quando mi trovavo ammalato a Roma» [LettJac; FF 253-255]. Capite? Anche lui, anche in un momento così decisivo della sua vita, non si fa problema a cercare di gioire del buono che la vita gli può offrire tramite le mani generose di una cara amica.
Ovviamente bisogna imparare a stare attenti: c’è divertimento e divertimento! «Se io partecipo alla mensa rendendo grazie, perché dovrei essere rimproverato per ciò di cui rendo grazie? Dunque, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio. Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio!» [1Cor 10,30-32]. Dunque l’indicazione centrale per noi è, e rimane sempre, questa: «Qualsiasi cosa facciate, fatela a gloria di Dio!».
Quindi la risposta è: sì, noi frati possiamo anche divertirci, avere momenti di svago e di relax! Quando capita andiamo fuori una sera con gli amici, quando possiamo ci prendiamo qualche tempo di vacanza; molti di noi fanno sport, e qualche volta magari abbiamo occasione anche di partecipare ad un concerto; e tutto questo rendendo grazie! Grazie a quel Signore delle nostre vite che ci colma di ogni bene, che ci fa «saltare di gioia», che ci riempie la vita di bellezza.
Che ne pensi di questo luogo comune su noi frati? Scrivilo a: franico@vocazionefrancescana.org
A presto, una preghiera!
fra Nico
PS: Qui, qui, qui, qui, qui e qui trovi gli altri sei luoghi comuni sui frati francescani!
Prova la versione digitale del «Messaggero di sant'Antonio»!