Giù le mani dalla Groenlandia

Che umori circolano nell’isola del Grande Nord che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, rivendica come presidio militare americano (e obiettivo delle sue trivellazioni)? Intervista audio a Silverio Scivoli che vive nella terra dei Kalaallit.
14 Febbraio 2025 | di

Silverio Scivoli è arrivato in Groenlandia più di 40 anni fa. Allora faceva il musicista e suonava in coppia con Paolo Perini. Entrambi toscani di Marina di Carrara, formavano il «Duo Silver».

Poi Perini è ritornato in Toscana mentre Silverio ha deciso di fermarsi nel Grande Nord dove si è reiventato una seconda vita in ambito turistico, ha messo su famiglia, e ha portato l’italianità tra i ghiacci.

In Groenlandia, che ha un’estensione di quasi 2 milioni e 200 mila chilometri quadrati, pari a sette volte quella dell’Italia, vivono meno di 60 mila abitanti.

Oggi l’aspirazione all'indipendenza dell’isola, che è un territorio autonomo della Danimarca, e quindi fa parte dell’Unione Europea, è messa in discussione dalle mire espansionistiche del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che vorrebbe prenderne possesso per ragioni strategiche, ma soprattutto per gli enormi giacimenti di petrolio, gas e terre rare del suo sottosuolo, la cui estrazione sarebbe favorita dal riscaldamento globale e dal conseguente scioglimento dei ghiacci. Per lo stesso motivo l’area dell’Artico fa gola da tempo anche alla Russia e alla Cina.

Nella capitale Nuuk si sono già fatti ripetutamente vedere alcuni personaggi dell’entourage di Trump.

Ma che aspettative hanno i groenlandesi? Ne parliamo con Silverio Scivoli che da quasi mezzo secolo vive nella terra dei Kalaallit.

 

 

Data di aggiornamento: 14 Febbraio 2025
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