I francescani conventuali anche in Groenlandia?

Cronaca di un viaggio nell’isola dell’estremo Nord, con una guida d’eccezione, l’assistente generale dei frati minori conventuali, fra Igor Salmič, giunto sin qui per visitare i frati che vi risiedono e le comunità a loro affidate.
14 Gennaio 2025 | di

Che cosa vai a fare in Groenlandia? Ci sono persone che vivono anche lì? Questa è stata la prima reazione di alcuni amici e conoscenti quando hanno saputo della mia visita in questo Paese del Nord dal 14 al 23 agosto 2024. Il 14 agosto, fra Tomaž Majcen, membro della Provincia slovena dei frati minori conventuali, e il sottoscritto siamo partiti per la lontana Groenlandia. Per lui si trattava di un viaggio di lavoro, poiché l’anno scorso è stato nominato parroco nella capitale groenlandese Nuuk e vi si reca più volte all’anno per tre settimane, mentre a Copenaghen, in Danimarca, in qualità di parroco è responsabile per la chiesa del Santissimo Sacramento.

Arrivati all’aeroporto di Copenaghen, ero già in stato di massima allerta. Che tipo di aereo andrà in Groenlandia? E soprattutto: quali persone scelgono di seguire questa rotta? Ho subito scoperto con sorpresa che la Groenlandia ha una propria compagnia aerea (Air Greenland), che offre voli quasi giornalieri da Copenaghen a Kangerlussuaq, che, per il momento, è ancora considerato il principale e unico aeroporto internazionale del Paese. C’erano molte persone in coda per l’aereo: dalle espressioni del viso ho potuto riconoscere groenlandesi, danesi, filippini e molti altri turisti di diversi Paesi.

Siamo atterrati a Kangerlussuaq con un enorme aereo che trasportava più di 300 passeggeri. Fino a oggi tutti gli aerei della Air Greenland atterrano qui quando si viaggia da Copenaghen, e da questo punto in poi bisogna salire a bordo di aerei più piccoli (fino a 30 persone), che volano verso alcune delle città più importanti della Groenlandia: Nuuk, Ilulissat, Sisimiut e Narsarsuaq. Durante la breve attesa dell’aereo diretto alla capitale Nuuk, la folla si è riversata nel negozio duty-free, che offriva una varietà di prodotti. Fra Tomaž mi ha spiegato che molte persone si fermano qui perché i prodotti in Groenlandia sono fino a tre o quattro volte più costosi che in Danimarca e altrove in Europa.

Presto l’aereo si è alzato di nuovo nel cielo nuvoloso e, dopo meno di un’ora di volo attraverso quello che definirei un «deserto roccioso» di paesaggi disabitati, siamo atterrati nella capitale Nuuk. Il nome della Groenlandia può trarre in inganno, poiché si traduce letteralmente come «terra verde»: la leggenda narra che il nome sia stato dato poco dopo l’arrivo dei primi vichinghi alla fine del X secolo e che, per ingannare gli altri nuovi possibili abitanti, sia stato detto loro che i paesaggi verdi erano vasti e fertili. In realtà, ci sono solo alcune zone erbose, dove il ghiaccio non si estende, e persino un albero può essere trovato nel profondo Sud dell’isola. Tuttavia, la Groenlandia è coperta per l’80% da ghiacci, fino a un’altezza di 3 chilometri: in inverno praticamente ovunque c’è neve; in estate, sulla costa occidentale (dove si trova Nuuk) c’è un clima migliore, con temperature che oscillano tra i 5 e i 10 gradi. Con l’ondata di caldo che ha colpito l’Europa, questo è stato un refrigerio molto gradito. La maggior parte delle città dell’isola (che ha una popolazione di circa 56 mila abitanti) si trova su questo lato occidentale, al confine con il Canada. 

Ma torniamo al nostro arrivo nella capitale: nel rinnovato aeroporto di Nuuk siamo stati accolti da Dixon, originario delle Filippine, che vive e lavora in Groenlandia con la sua famiglia da molti anni; come lui, molti filippini si sono dati da fare per trovare lavoro in varie città della Groenlandia. Dopo pochi minuti di macchina, abbiamo raggiunto la chiesa cattolica di Cristo Re e i locali della parrocchia, che sono diventati la nostra casa per qualche giorno.

Passeggiando per la città, sono rimasto stupito: raramente ho visto così tante gru una accanto all’altra. Si costruiscono in continuazione nuovi edifici: un nuovo ospedale principale, nuove scuole e palestre. La città, che conta circa 17 mila abitanti, combina un mix di vecchie case in legno e palazzi moderni; fu fondata nel 1728, quando il sacerdote danese-norvegese Hans Egede arrivò qui e portò il protestantesimo come missionario. Naturalmente, non mancano le scene uniche di iceberg di piccole e grandi dimensioni che galleggiano sul mare e che a volte si arenano sulle coste. Se vi piacciono le giornate lunghe, vi consiglio di visitarla alla fine di giugno, quando il sole tramonta intorno all’una di notte e si affaccia all’orizzonte prima delle quattro; se invece volete un idillio invernale, da novembre in poi dovete contare su notti lunghissime e poche ore di luce. Queste condizioni sono ancora abbastanza sopportabili, poiché Nuuk si trova sul lato meridionale dell’isola, mentre a Ilulissat, per esempio, le differenze tra estate e inverno sono davvero estreme.

Chiesa in Groenlandia

Com’è la Chiesa cattolica in Groenlandia? Ci sono alcune piccole comunità, con una grande maggioranza di filippini. La comunità più grande si trova nella capitale, Nuuk, con circa 200 fedeli che si riuniscono ogni domenica nella chiesa parrocchiale di Cristo Re. I nostri confratelli frati sono responsabili di questa comunità parrocchiale e, come già detto, fra Tomaž è stato nominato parroco qui nell’agosto del 2023. Egli viene personalmente a Nuuk poche volte durante l’anno, ma è molto bello che lui e alcuni altri sacerdoti provenienti dalla Danimarca celebrino qui la santa Messa per i fedeli ogni domenica dell’anno: non molte parrocchie in Europa hanno questo privilegio. Durante la mia visita fraterna, ho sperimentato in prima persona la gioia indescrivibile manifestata dalla comunità cattolica di avere accesso ai sacramenti e alla celebrazione eucaristica settimanale. Domenica 18 agosto abbiamo celebrato insieme la solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, seguita da un incontro comune attorno a una tavola ricca di prelibatezze groenlandesi e filippine. Di solito, la Messa viene celebrata in inglese, anche se la maggior parte dei filippini parla bene il danese (invece la lingua groenlandese è molto diversa e difficile da imparare).

Sull’isola ci sono alcuni piccoli gruppi di cattolici, ma non hanno una propria chiesa. Di tanto in tanto, uno dei sacerdoti visita un piccolo gruppo cattolico a Ilulissat (circa 150 fedeli), a due ore di aereo a nord di Nuuk, e in questa occasione i fedeli si riuniscono nelle loro case per celebrare la Messa e rivivere così l’esperienza dei primi cristiani. Queste piccole comunità cattoliche hanno una lunga tradizione: il Vangelo è arrivato sull’isola già nel Medioevo, seguito dall’istituzione della diocesi di Garðar nel 1126. Dopo alcuni secoli, la diocesi si è spenta: una delle ragioni è stato l’inizio, alla fine del XIV secolo, della cosiddetta «Piccola era glaciale», che ha decimato gravemente la popolazione ed è durata fino alla metà del XVIII secolo. Come già accennato, nella prima metà del XVIII secolo l’isola fu ricristianizzata, ma esclusivamente in forma protestante, mentre i cattolici tornarono in gran parte sull’isola nel corso del XX secolo. Oggi la maggioranza della popolazione appartiene alla fede protestante, con un numero significativo che segue anche le religioni locali; i cattolici sono per lo più filippini, ma ci sono anche danesi, vietnamiti e altri. Dopo molti passaggi storici, attualmente il territorio della Groenlandia è ecclesiasticamente sotto la diocesi di Copenaghen e ufficialmente sotto la Corona danese, anche se negli ultimi decenni ha raggiunto un alto grado di autonomia, pur continuando la Danimarca a contribuire per un terzo al bilancio groenlandese.

L’Ordine dei frati minori conventuali sta scoprendo nuovi e insoliti luoghi di evangelizzazione. Chi avrebbe mai pensato che i nostri frati si sarebbero rivolti a Dio in preghiera come fece il missionario gesuita Francesco Saverio: «Signore, eccomi qui, cosa vuoi che faccia? Mandami dove vuoi, magari anche in India». Nel nostro caso «in Groenlandia».

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Data di aggiornamento: 14 Gennaio 2025
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