«Il mio Sant'Antonio? Uno di famiglia»
Tiziana e John Gianluca Rakas un’idea ce l’hanno. A cambiare le loro vite, a scandire le scelte, quelle importanti come quelle quotidiane, di coppia e di famiglia, è stato sant’Antonio.
Lui, 52 anni, di Vicenza, padre americano di stanza alla base militare della città berica e mamma veronese. Lei, 49 anni, di Palermo, origini siciliane da parte di madre, abruzzesi da parte di padre. Come nonna Lea, grande devota del Santo.
In Sicilia Tiziana De Carolis ci rimane fino ai 20 anni. È allora che la vita le cambia all’improvviso e senza preavviso, proprio come i grandi cambiamenti comandano. Una svolta che Tiziana mai aveva cercato e dentro alla quale si butta a capofitto, perché «appena capisci che ne vale la pena, non hai più paura».
«In tasca un diploma, tante decisioni da prendere, la facoltà a cui iscrivermi, cosa fare del mio futuro – racconta –. All’epoca la mia amica del cuore doveva recarsi a Padova per un periodo di volontariato al Villaggio Sant’Antonio. Perché non accompagnarla? Manco pensavo a un’esperienza simile per me. Invece… ci sono rimasta un anno, a fare volontariato al Villaggio. Qui ho conosciuto John».
Al Villaggio lui, John Rakas, ci lavora come educatore. Il suo compito: accompagnare ragazzi difficili in percorsi di crescita, autonomia, responsabilità, in dialogo con le famiglie e le istituzioni. «Ci siamo incontrati grazie al Santo – raccontano i due che ora abitano a Stra (VE) –. Ha scandito le nostre vite, le ha unite, ha fatto incrociare mondi e culture differenti, aprendoci all’accoglienza, da quella dei figli (Andrew di 22 e Francesca di 18) a quella di alcuni giovani migranti ospitati in casa. Un’“amicizia”, quella con sant’Antonio, profonda e assidua, che continua grazie a incontri, momenti di preghiera e di festa ancora al Villaggio».
«Lui per me è il Santo del coraggio – aggiunge Tiziana– . Ha fatto scelte controcorrente, ha osato andare contro i potenti, ma prima ancora oltre se stesso e le sue convinzioni, per ripartire umilmente daccapo». Per John il carisma antoniano sta nella ricerca incessante della giustizia.
«Lui non è un Santo alla moda, ricordiamoci che è un erudito. Il non appiattirsi, però, su alcun cliché, il non essere asservito al potere rappresentano un vantaggio straordinario, una marcia in più. Sant’Antonio è uomo di giustizia, unico strumento di pace affinché l’umanità diventi la cifra delle nostre esistenze, senza distinzioni, oltre le apparenze e le appartenenze. Un Santo che ha saputo leggere il suo tempo, anticipando i tempi».
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