Un grande viaggio a bordo di treni immaginari, e non solo, accompagna il lettore alla scoperta, curiosa e mai noiosa, di epoche, fatti, uomini.
A raccontarcelo, in queste pagine uscite lo scorso il 10 febbraio, Sophie Dubois-Collet, giornalista, laureata in Archeologia con un master in Storia dell’arte. Un libro di esordio in cui la storia viaggia sui treni più belli e più strani del mondo, animata da famosi passeggeri.
Ogni treno si fa racconto, svelandoci storie di uomini e donne che hanno segnato la storia. Attorno a binari e vagoni si tessono le trame di altri libri, eventi storici, pellicole di film, aneddoti.
A ogni racconto fa da sfondo - mai da comparsa, ma più spesso come protagonista - un treno, e con esso il ferro, la velocità, il suono.
Tra le storie che si intrecciano, in modo ogni volta differente, troviamo le trasferte della principessa Sissi viaggiatrice in incognito fino ai viaggi di Edoardo VIII che in treno raggiunge Miss Warfield, nome da nubile di Wallis Simpson. E ancora: la storia di un presidente francese caduto dal finestrino e quella di un altro presidente, Barack Obama che – seguendo le orme di Lincoln – viaggia da Philadelphia a Washington.
Sui vagoni di un treno, si alternano le rapine di Jesse James, la storia del bunker di Hitler, i viaggi della morte verso i campi di concentramento, le battaglie di Gandhi, l’ultimo viaggio della Regina Vittoria e di Winston Churchill, fino alle pagine sull’Orient Express e il Treno azzurro di Agata Christie e Georges Simenon, l’incidente di Dickens, i fratelli Lumière, Mezzogiorno di fuoco e i film di Alfred Hitchcock.
Qualcuno pensa che il treno non abbia futuro… eppure la Storia prende il treno: in carrozze spesso simili a salotti, con poltrone di velluto e lampade Art Déco, re, regine e politici prendono decisioni e ricevono visite ufficiali.
Vagoni come caveau che trasportano banconote e pietre preziose bottino di epiche rapine, locomotive come armi temibili, talvolta simbolo di libertà e rivolta, ispirazione di pittori, scrittori e registi, i treni di Sophie Dubois-Collet ci portano in India, nel Sudafrica dell’apartheid, negli Stati Uniti e nella Vecchia Europa.
A vapore o elettrici, insomma, i treni hanno segnato la Storia e per molto tempo ancora ne tracceranno la strada.