L’amore spiegato a mia figlia con Audrey Hepburn
Arianna Prevedello è scrittrice, ma è anche, e soprattutto, esperta di cinema (già vicepresidente dell’Associazione cattolica esercenti cinema, ne è attualmente responsabile per l’ambito pastorale e formazione). Non stupisce quindi che abbia utilizzato proprio il linguaggio del cinema, quello classico americano, per intessere un dialogo con sua figlia preadolescente, sui temi del progetto di vita, dell’amore, della crescita e del legame tra uomo e donna in termini di responsabilità e rispetto, oltre che di sentimento. Un dialogo che ha voluto poi trasferire su queste pagine, trasformandolo in spunti preziosi per tutti i genitori. Figura chiave del testo, come si evince sin dal titolo, è Audrey Hepburn (con Sabrina dell’omonimo film e l’indimenticabile Holly di Colazione da Tiffany, ma anche con Gabrielle, protagonista de La storia di una monaca) la splendida attrice che, con altre sue colleghe del tempo, rappresenta una guida straordinaria in questo cammino.
«Il cinema classico americano – ha detto Prevedello nel corso di una presentazione del volume – ci ha consegnato film che sulla questione femminile, affettiva, genitoriale, erano molto all’avanguardia». I personaggi vestiti da Hepburn, tra loro molto diversi e complessi in termini narrativi, offrono l’occasione per una lettura profonda delle dinamiche relazionali, capace di travalicare tempi e situazioni diventando così termini di paragone ancora attualissimi per interpretare il presente. Ma non siamo dinanzi a un «manuale». È la stessa autrice a ricordarlo: «Se come genitori abbiamo certamente la necessità di attingere (anche) a strumenti e strategie, questi stessi impulsi non dovrebbero negarci la possibilità di ricavare comunque un nostro passaggio personale nell’immenso e incantato manto nevoso dell’amore e della sua biologia».