Ricordando Ernesto Cardenal, uomo di fede, rivoluzione e poesia
Padre Ernesto Cardenal, il teologo-poeta che raccontò nei suoi versi la rivoluzione in Nicaragua del 1979, è scomparso domenica 1 marzo all'età di 95 anni, all'ospedale di Managua, dove era ricoverato da quattro giorni per problemi respiratori.
Per ricordare il monaco trappista discepolo di Thomas Merton, sacerdote nel 1965, nonchè fondatore della Comunità religiosa di Solentiname, che «immischiò» la sua fede cristiana con le vicende degli uomini e delle donne del proprio Paese, ripubblichiamo la sua lunga poesia scritta nel 2018 in esclusiva per i lettori del «Messaggero di sant’Antonio».
Accompagna il testo, un evocativo disegno di Valentina Salmaso, rimando a un’antica fiaba popolare, I sei ciechi e l’elefante, che dice l’importanza dell’ascolto e del saper accogliere il punto di vista dell’altro.
Come in cielo così in terra
Miliardi di galassie con miliardi di stelle
(ci sono oltre centomila milioni di galassie)
la nostra galassia ha trilioni di stelle
è soltanto una di milioni di galassie
un gas stellare
e un gas di galassie
apro la finestra e guardo
le stelle da dove veniamo
sembra che l’universo abbia avuto uno scopo
nel quale c’entriamo noi
l’universo autocosciente:
polvere di stelle
che di notte può
guardare le stelle
Nati dall’esplosione di supernove
figli del Sole e del Sistema Solare
Abbiamo un ruolo nell’universo?
Io direi di sì
Siamo in un universo quasi vuoto
che per la maggior parte non si vede
circondati ovunque dal mistero
in mezzo a una materia che non vediamo
un universo quasi tutto invisibile
e cosa sia la materia non sappiamo
Ogni galassia si allontana da noi
quasi alla velocità della luce
luce che soltanto adesso arriva a noi
un universo di dimensioni sconosciute
forse con altri mondi che non vediamo
un milione di milioni di stelle
piccolissime ma che sono come il Sole
e la galassia stessa un punto nell’universo
insignificante per il cosmologo
Il Sole stella normalissima
in un angolo qualsiasi dell’universo
non siamo in esso per caso
Qualcosa di così immenso
può esistere senza uno scopo?
E milioni di umanità nell’universo!
Se da loro si è incarnato non sappiamo
la teoria del mondo creato per niente
O Dio ci amò
quindi c’è l’universo
Niente esiste da solo
essere è essere uniti
essere è essere con qualcuno
tutti connessi a tutto
e niente è scollegato
tutti gli esseri viventi imparentati
fummo uno solo nel Big Bang
e rimpiangiamo quell’unione
siamo un cosmo comunale
matrimonio / amicizia / comunità
La materia stessa tende a unirsi
la molecola è più grande che può
le proteine spuntano appena possono
milioni di galassie nell’universo
con la nostra stessa composizione
dall’umile quark alla galassia
la materia in evoluzione verso Dio
Poi fummo cellule con clorofilla
Siamo generosi per il sole
che sempre ci inonda di luce e cibo
luce che è cibo
perché le piante mangiano luce
una reazione chimica chiamata fotosintesi
clorofilla: luce del Sole e acqua della Terra
per cui le piante sono verdi
la varietà di forme e dimensioni delle foglie
una sull’altra lottando per avere Sole
e la luce fatta sandwich e fatta vino
«Io sono la luce» disse Gesù
luce e cibo
L’universo non è solamente per l’uomo
e la Buona Novella è per tutta la creazione
il mondo intero con le grida del parto
il suo mistero che circonda tutti
ed è quasi tutto spazio vuoto
la maggior parte materia ignota
che non si vede
universo nato dal vuoto
E di nuovo la domanda
perché esisto
perché c’è un universo
moltissimi pianeti intorno alle stelle
figli di supernove
dove la materia inerte si è fatta vita
vita come complemento della materia
e noi coscienza dell’universo
con il dovere di completare l’universo
anche se siamo ancora incompleti
Pianeta normale e stella normale
senza niente di unico nel cielo stellato
tranne la storia d’amore di Dio con noi
Dio fattosi uomo e gli uomini Dio
tutto connesso con tutto
e con la irresistibile unificazione
attrazione maggiore dell’energia nucleare
un universo nel quale il sesso
è il grido della nostra incompiutezza
Dio è necessariamente più di uno
perché è Amore
è due ed è tre
Dio Amore non è un motore immobile
ma evoluzione e cambio
è il futuro che ci chiama
e la resurrezione il nostro futuro
tutti uniti nel centro del cosmo
lì ci sono molti posti ha detto Gesù
Unico pianeta del sistema solare
con luci nella notte
E siamo l’anello di Dio
Dio sogna noi
ci vuole in un mondo diverso
senza i peccati della disuguaglianza
i ricchi più ricchi e i poveri più poveri
dove nessuno domina nessuno
tutto è di tutti
la Rivoluzione Francese un’azione di Dio
disse Victor Hugo
Una stella consapevole nel firmamento
Dovevamo fare qualcosa di bello nel cosmo
ricostruire il paradiso
il più possibile
e la meta è l’uguaglianza
che la terra si ricopra di uguaglianza
uguaglianza che è come Dio
Martí sbarcò a Cuba
e nella costa cantò come un gallo
«Non ci siano poveri tra voi»
fu il sogno di Dio
ma dal Neolitico c’è disuguaglianza
La parola ci ha distinto dagli animali
l’unico animale vestito
lasciammo la giungla per la savana africana
quadrupedi arboricoli divenuti bipedi
anche se più difficile vivere con gli altri
restando sugli alberi
non sarebbe esistita la scrittura
la liberazione della mano divenne scrittura
mano prima umile pinna
di una specie di pesce ormai estinto
Sugli alberi non saremmo stati
il più grande cambio nella storia del pianeta
La nostra anatomia non fu per caso
la pinna del pesce con cinque tratti
è la mano con cinque dita
e le vesciche natatorie
sono i polmoni terrestri
le ali di adesso furono
piccole braccia di dinosauro
La fortuna di vivere senza dinosauri
i dinosauri sono diventati uccelli
adesso quasi tutti siamo mammiferi
e l’inizio avviene succhiando mammelle
è da poco che abbiamo scoperto le galassie
è un caso se siamo diventati Homo sapiens
la minima variazione nell’universo
e non ci sarebbero gli esseri umani
Più vicino al Sole
i mari sarebbero evaporati
più lontano si sarebbero congelati
Forse l’unica specie intelligente
intelligenti in quanto deboli secondo Darwin
martellando pietra e temperando selce
migliore l’arma migliore la caccia
dalla savana africana a pilotare aerei
Per milioni di anni soltanto batteri
E com’è successo che da lì
siamo nati noi?
Siamo un cosmo autocosciente
l’universo consapevole siamo
Dio ci amò
quindi c’è l’universo
in evoluzione verso Dio
Amore che noi chiamiamo anche Dio
che è oltre lo spazio-tempo
e non si può vedere
non lo rilevano i nostri fotoni
la sua luce non è quella degli astri
ed è tenebra per noi
100 milioni di galassie
in qualcosa di meno di un atomo:
e fu il Big Bang
prima di tutto prima
un giorno senza ieri
e il tempo è sorto da lì
anche noi
e anche Gesù nella stessa evoluzione
imparò a parlare e a camminare come noi
il carbone del suo corpo è di stelle
anche lui polvere di stelle
La spiegazione del perché c’è un universo
o non c’è spiegazione
evoluzione autocosciente
e umanità che cresce verso Dio
Con una innata tendenza verso l’unione
verso l’aggregazione dell’umanità
Tutto ciò che nacque da Dio
con noi torna a Dio
tutti nati da due
creati dall’Amore
Non sono in alto le stelle
loro sono atomi come noi
nate dalla polvere stellare
e sono anche loro di quella polvere
Milioni di stelle consapevoli
i loro sacrifici brillano tutta la notte
l’esplosione di supernove
ci insegna a morire
La morte è necessaria per l’evoluzione
il batterio quando si divide non muore mai
e non evolve
Il tempo in una sola direzione
dal passato caldo al futuro freddo
la Seconda legge della Termodinamica
è che tutto deve morire
strano che sia seconda a qualcosa
suprema legge la chiamò Eddington
La resurrezione dei morti mi riguarda
Lui si rese solidario con i morti
se tutto può
ed è bene che tutto possa
può contro la morte
La morte è reale
ma non definitiva
Non muore tutto con la morte
Condannati a un’inevitabile estinzione?
L’estinzione totale dell’universo
che farà finire tutto nel nulla?
O lo creò affinché si trasformasse?
Il Sole ci brucerà
divenuto un gigante rosso
I sepolti nella Terra
rimarranno sepolti nel Sole
Dopo diventerà piccolo
un nano bianco
e nessun pianeta sarà abitabile
Potremo scappare su Marte?
Sarebbe solo posticipare la fine
L’universo ogni volta più freddo
che si riempie di stelle morte,
qual è il futuro di questo universo?
Senza idrogeno non ci saranno più stelle
solo stelle morte e buchi neri
Un universo vuoto
divenendo ogni giorno più
scuro e più freddo
Veramente la morte dell’universo
senza più Terra né Sole e solo
un mare di stelle morte
senza idrogeno per altre stelle
soltanto un universo gelido
dai buchi neri
e dalle stelle morte
Quando una stella si spegne
affonda in un buco nero
ed è anche una stella nera
E non solo il Sole finirà
ma anche tutto l’universo
Tutto ciò che ha un inizio ha una fine
Come sarà essere senza universo?
Dio che contempla impassibile la sua fine?
Tornando a essere il noioso solitario
dell’Eternità
No
Non tornerà tutto al vuoto da dove è venuto
Farà nuova la creazione ci ha detto
Un mondo nuovo senza entropia
non questo nel quale tutto si consuma
liberati dal tempo quella illusione
che disse Einstein
in un eterno presente
trasformati dall’Amore
fino a essere una specie nuova
In attesa della nuova creazione
Santa Teresina di Lisieux
morì con una tentazione di ateismo
vinse la tentazione dicendo:
e se non esisti io ti amo lo stesso.
(Traduzione dallo spagnolo di Zingonia Zingone e Celina Moncada)