Genitori al tempo della performance (I^ parte)
C’è un modo giusto per essere genitore, per salvaguardare la crescita e la salute fisica e mentale dei propri figli? È la domanda delle domande che tormenta chiunque abbia o aspetti un figlio e che agita stuoli di esperti veri o presunti, di ricercatori, persino di influencer, tutti alla ricerca del «sacro Graal» della genitorialità perfetta. Tanto rumore per nulla direbbe Shakespeare, perché alla fine al tappeto ci finiscono proprio i genitori. Inondati da informazioni che dicono tutto e il contrario di tutto, sperimentano loro malgrado un’impreparazione al ruolo che forse neppure immaginavano. Un disorientamento che assomiglia molto a una crisi d’identità collettiva, anzi alla somma di tante crisi d’identità, che non riescono neppure a parlarsi.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti, fotografato anche dall’ultima indagine Quid+, rivolta ai genitori per comprendere come si sentano nel proprio ruolo. Hanno risposto in 3mila. Il 77% si percepisce preoccupato, i più denunciano difficoltà organizzative ed economiche e scarso accesso ai servizi come gli asili nido, ma una buona fetta lamenta un disagio più esistenziale, si sente in crisi, solo, ansioso, inadeguato, sotto stress, iper-responsabilizzato; solo un esiguo 10% si dichiara adeguato e consapevole. Perché essere genitore, uno dei ruoli più fisiologici dell’esistenza, è diventato così complicato? E soprattutto, è possibile un’alternativa, che renda più leggero il compito e più efficace e serena la relazione educativa con i bambini? Abbiamo posto le questioni a Daniela Lucangeli, psicologa dello sviluppo e neuroscienziata, che, avendo un approccio multidisciplinare a questi argomenti, riesce a cogliere sfaccettature inedite e diversi piani di senso.
La società dello stress
Già lo sguardo d’insieme al tema è una capriola: «La prima cosa da comprendere è che oggi, nella società occidentale, a sentirsi attaccati, inadeguati, stressati non sono i genitori, sono gli esseri umani – afferma Lucangeli –. Il diventare genitore si aggiunge a una serie di altri doveri, è una delle tante richieste sociali a cui assolvere. È una condizione che gli esperti chiamano “gestione performativa dell’adulto”». Ogni adulto, cioè, deve essere al massimo della performance in tutte le sfere della vita: «Non solo al lavoro, ma nella società, dove deve essere amabile, piacevole, deve avere tanti amici, magari la casa al mare. E persino nella vita privata, dove deve dimostrare grande abilità di gestione nelle relazioni d’amore, che includono anche quelle con i figli». Il problema è che in questo sistema complesso ed esigente, l’adulto non è preparato né dal punto di vista delle competenze, né da quello della gestione dello stress ad affrontare le tante e diverse sfide. È per questo che l’arrivo di un figlio aggiunge complessità a complessità: «Se non si legge la genitorialità all’interno di questo sistema – avverte Lucangeli –, difficilmente si può capire che cosa sta succedendo ai papà e alle mamme di oggi».
Un contesto da cui derivano una serie di conseguenze. La prima è che i tempi e i modi della genitorialità sono plasmati dal sistema sociale: «Il figlio s’inserisce nel momento in cui viene programmato come compatibile con tutte le altre richieste. Per questo arriva tardi, in genere appena prima che finisca il tempo biologico. La conseguenza, però, è che il diventare genitori si sposta verso gli anni della centralità della performance, quando l’energia è già tutta in uscita e si fa fatica a ricaricarsi». I dati confermano. L’Istat rileva che nel 2024 l’età media del primo parto è ulteriormente cresciuta e si attesta a 32,6 anni (+0,1 in decimi di anno sul 2023), era di 25 anni alla fine degli anni ’90. Ne deriva che la maggior parte delle famiglie ha un figlio unico, «se ne ha due è perché o uno è nato per un errore giovanile, o perché i genitori hanno pensato di metterne al mondo due vicinissimi prima della fine del tempo biologico. Se si arriva a tre si è una famiglia altamente numerosa. Questa è la concezione sociale dominante».
(Continua...)
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