Prima di cercare presunti deficit neuropsichiatrici nei figli, occorre chiedersi se i basilari educativi sono rispettati. La principale risorsa verso un ottimale sviluppo cognitivo del bambino è costituita dai genitori.
La storia del burattino che vuole diventare un bambino vero la conosciamo tutti. L’abbiamo appresa sulla carta e seguita sullo schermo decine di volte nelle riletture più disparate. La versione firmata dal grande psichiatra veronese però ci mancava… Ecco quindi il classico di Carlo Lorenzini (pseudonimo: Collodi, 1826-1890) riadattato ai tempi moderni, con l’intento di coinvolgere il più possibile genitori e figli, mettendoli in ascolto l’un l’altro.
Una famiglia di taccheggiatori giapponesi accoglie in casa una bimba abbandonata. È la trama di «Un affare di famiglia» (Giappone 2018), film di Hirokazu Kore-eda che esplora le relazioni sociali oltre i legami di sangue.
Il primo, ma anche l’ultimo respiro. Quello dei bambini nati morti che un’antica tradizione voleva venissero portati dinanzi all’altare della Madonna, nella chiesa di Casez, in Trentino, per essere battezzati.
Un progetto a favore dei bambini delle periferie di Ulaanbaatar in Mongolia, diventa la scintilla per cambiare la comunità e per educare alla dimensione del dono.