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No, non andrà tutto bene, né in questa né in nessun’altra situazione, neanche in questo 2021. Però possiamo decidere come vivere questo tempo. Certi, sempre, che Dio è con noi.
Sono quelle rilasciate dalla domanda del nostro lettore: «Come possiamo aiutare subito un miliardo di diseredati?». Una domanda generativa di cose buone.
Nella nostra società, oggi, prima di sconfiggere il male, c’è da ripristinare una chiara differenza tra male e bene. Ed è questo il compito della famiglia, della scuola, delle istituzioni tutte. La cronaca insegna.
Scienza e tecnica, correttamente intese e in dialogo con altre discipline - psicologia, filosofia, arte...- si prefiggono di farci vivere meglio. Vigiliamo, allora, perché tutti, scienziati e non, operino per il bene di ogni uomo e di ogni donna.
Il leader di cui avremmo bisogno è in grado di dialogare e mediare sulla base di idee e proposte, non ideologiche ma trasversali, affermando quella visione d’insieme del «bene comune» che ora, nell’epoca dei «social media», manca.
Sì, c’è e ci sarà sempre del bene da salvaguardare, da scovare, da far crescere, da indicare, da coccolare, da preservare, da sognare, da condividere con qualcuno, da costruire piano piano, di cui appassionarsi.