In Italia un quarto delle richieste di camerieri rimane senza risposta. Ristoratori e albergatori lamentano la mancanza di figure professionali adeguate. Oltre che formati, però, i giovani vanno anche accompagnati.
La lettera molto intensa di un lettore offre spunti di riflessione sul tema della violenza giovanile, soprattutto a proposito del coordinamento dell’azione educativa tra scuola e famiglia.
Oggi è più che mai urgente re-inventare la vita adulta, schiacciata da una gioventù e una vecchiaia artificialmente sempre più lunghe. Finché non si lavora davvero non si è pienamente adulti.
Un drammatico fatto di cronaca, risalente alla scorsa estate, diventa occasione per riflettere sul disagio di tanti giovani e sui modi in cui, come adulti e come Chiesa, possiamo rispondere alle domande di senso dei nostri ragazzi.
A colloquio con fra Giambo che, insieme a fra Fabio e fra Nico, si occupa della pastorale giovanile dei frati minori conventuali del Nord Italia. Un compito tanto delicato quanto entusiasmante.
Il mercato è mobile, cambia. Il lavoro c’è, non c’è, poi c’è di nuovo. È la libertà, hanno detto per tanti anni. E i giovani pensano che possa esserlo anche per loro.