Il 18 novembre si celebra la «Giornata mondiale dei poveri» voluta da papa Francesco e ispirata a sant’Antonio «patrono dei poveri». I paradossi e le criticità della situazione italiana.
Ci sono somiglianze tra l’Italia e l’Occidente di oggi e quelli del 1930, della crisi che portò poi alla seconda guerra mondiale? Anche se la malattia non è la stessa, a ogni modo i bacilli e i virus ci sono e vanno conosciuti.
Ancora inchiodata al conflitto con gli indipendentisti filo-russi, ma il vero problema dell’Ucraina non sono tanto i «nemici» esterni, ma quelli interni. Con lo sguardo al 2019, anno delle elezioni politiche e presidenziali.
«Mettetevi in politica, ma per favore nella grande politica, nella Politica con la maiuscola!». È l’invito che papa Francesco rivolse agli aderenti dell’Azione cattolica italiana il 30 aprile 2017, quando incontrò l’associazione in piazza San Pietro. Un’indicazione importante, che assume un significato ancora più pregnante in una stagione, come la nostra, nella quale il tema del contributo dei cattolici alla vita del Paese è al centro della discussione nel mondo ecclesiale, ma non solo.
Desta preoccupazione la diffusione delle armi leggere, non solo negli Usa ma anche in Italia. Il coraggio della denuncia da parte di centinaia di migliaia di giovani statunitensi, di papa Francesco, delle associazioni pacifiste.