La crudeltà senza vergogna che caratterizza le guerre di oggi contagia anche i ragazzini. Compito degli adulti è aiutare le nuove generazioni a comprendere che, per restare umani, vanno gestite le contrarietà, ascoltando i punti di vista.
Immaginare e realizzare percorsi virtuosi e di riscatto per le donne ristrette in carcere si può. Anche se sono poche, in percentuale, e spesso recluse in contesti non strutturati a dimensione di donna.
È il tema della 111ª Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato (4-5 ottobre). Perché i migranti e i rifugiati non solo ricordano alla Chiesa la sua dimensione pellegrina, ma possono contribuire a rivitalizzare comunità ecclesiali irrigidite.
La gioia pura e disinteressata degli anziani per la bellezza della gioventù è un patrimonio preziosissimo dell’umanità. Noi lo stiamo esaurendo, e invece dovremmo soltanto custodire quel poco che ancora ci resta.