Sorella morte, come la invocavano san Francesco e sant’Antonio, non ci spalanca il vuoto, ma l’eternità, dove presenza e assenza sono solo due modi complementari di stare tutti insieme tra le braccia di Dio.
Una lettrice confida la drammatica esperienza della perdita di un figlio. E l'impossibilità di immaginare ora un futuro degno di questo nome per sé e la propria famiglia.
Storia di due libraie coraggiose che si dividono tra Matelica e Visso, il paese del manoscritto de «L’infinito» di Leopardi, squassato, come molti altri, dal terremoto in centro Italia di due anni fa.
Ci siamo mai chiesti da che punto di vista guardiamo il mondo? Da quello dei ricchi? Oppure da quello dei poveri? Perché, in termini di speranza, ma non solo, fa una bella differenza!
«Infine» Cristo è risorto! Questo è ciò che abbiamo bisogno di sapere, Non per lui, ma per noi. Perché, contro il buio pesto che a volte avvolge la nostra vita, abbiamo bisogno del sole sfolgorante del mattino di Pasqua.