viaggio

Giovanni Comisso

Viaggi nell’Italia perduta

(a cura di Nicola De Cilia)
Recensione di

C’è un’Italia che non esiste più. Che oggi si può però ripercorrere attraverso la penna di un autore fecondo e a tratti trasgressivo come Giovanni Comisso. Viaggi nell’Italia perduta (a cura di Nicola De Cilia) è infatti un’antologia di scritti del grande autore trevigiano dedicati alla sua prima passione: il viaggio.

Giusto sette secoli fa, il beato friulano partiva da Venezia destinazione Cina. A distanza di 700 anni, rimane intatto il fascino della relazione di viaggio che egli offrì all’Occidente, e che in controluce parla anche della sua santità.

23 Agosto 2018 | di

«Andare a piedi è un buon modo per rendere visita ai propri simili» ha scritto Enrico Brizzi. Quando andiamo a piedi ci accorgiamo che il mondo è molto migliore di quanto pensiamo.

10 Luglio 2018 | di

Il desiderio di una vita migliore, di qualche possibilità in più, di una speranza di futuro è, spesso, più forte della paura. Intanto, io posso scegliere di viaggiare, il ragazzo che ora mi guarda andare via senza voltarmi non ha lo stesso diritto.

27 Giugno 2018 | di

Quante sorprese attorno al Santo. Seguendo i passi suoi e di quanti a lui si rivolgono, sempre si prova la sensazione di avere a che fare con un amico.

06 Giugno 2018 | di

In altri tempi, come quelli di Antonio, il viaggio del pellegrino, del mercante, dell’intellettuale era denso di imprevisti vissuti sempre come occasione di apprendimento.

22 Maggio 2018 | di

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