«Gliel’ho comprato perché ce l’hanno tutti», «Non volevo fosse escluso dal gruppo dei suoi coetanei». Quante volte capita di sentire una mamma spiegare così l’acquisto di uno smartphone per il proprio figlio. Sono passati trentatrè anni dalla nascita del primo «telefono intelligente» (l’IBM Simon Personal Communicator) e quasi venti dall’uscita del primo Iphone, lanciato da Steve Jobs il 9 gennaio 2007. Tante cose sono cambiate da allora. In primis, la diffusione e l’utilizzo di questi straordinari strumenti che sono entrati a tutti gli effetti nelle nostre vite.
Le serie TV sono uno dei prodotti mediatici più coinvolgenti nel panorama attuale; molti ritengono che costituiscano solo una forma di divertimento o una perdita di tempio. Invece sono affrontati, in vario modo, molti temi che toccano l’esistenza umana e che, come mostra l’autore di questo libro, possono avere anche dei risvolti teologici.
Domenicano e importante autore spirituale odierno, il cardinal Radcliffe ci consegna una raccolta delle meditazioni da lui proposte durante la prima sessione dell’ultimo Sinodo (ottobre 2023). Di fronte alle speranze e alle paure dei convenuti, Radcliffe invita a partire dall’ascolto del Signore, per trovare le parole che diano inizio alla conversazione. Tuttavia, la vera conversazione chiede anzitutto di «resistere alla tentazione di usare la Parola di Dio per i nostri scopi» e di «bandire gli impulsi distruttivi che vorrebbero annientare chi non la pensa come noi».
«Incursioni dantesche». Le propone l’autore, il quale commenta brevi terzine della Commedia mettendo in evidenza l’attualità dei temi trattati soprattutto in materia esistenziale, etica e politica: «Come le stelle per gli antichi naviganti costituivano segnali sicuri nel loro percorso notturno, così i versi del maestro Dante possono illuminare, nella notte che gli uomini e il mondo di oggi vivono, il cammino verso l’alba radiosa della realizzazione personale e del rinnovamento sociale».
Anestetizzati come siamo dalle luci artificiali e dallo smog, spesso oggi non ci rendiamo nemmeno più conto di quanto sia straordinaria la volta celeste sopra di noi. Di certo i nostri antenati erano molto più sensibili al tema. Parafrasando James Cornell in I primi osservatori.
Non è il nostro sforzo e impegno che ci permette di incontrare il Signore, ma è iniziativa della sua grazia. Questo libro di Paolo di Martino, diacono e sposo, padre di due figli, ripercorre l’incontro di Gesù con alcuni personaggi del Vangelo: Matteo, Zaccheo, l’adultera, la samaritana, Pietro, Tommaso e il Centurione. Molto spesso, soprattutto davanti al peccato, i sensi di colpa li affliggono e li chiudono in sé stessi, «abortiscono l’immagine divina che preme in loro per venire alla luce».