san Francesco

Le esigenze di una vita buona

Gli imperativi con cui Francesco termina il «Cantico» mettono alla prova il nostro modo di essere cristiani, sollecitandoci a fare della vita uno spazio di coralità, per la Parola di Dio, per le parole delle sorelle e dei fratelli, di ogni creatura.

Sora morte, canto dell’esistere

Al tempo di Francesco la morte era una presenza quotidiana, oggi è allontanata e virtualizzata. L’Assisiate ci riporta alla realtà e ci sprona ad affidarci, perché Sora morte è il culmine della vita.

In pace, con tutti i sensi

Vivere riconciliati significa agire la pace nelle situazioni e nelle relazioni a cui siamo interiormente e corporalmente esposti. Vivendo una letizia che permette di lodare.

Il Cantico nella città eterna

Governare servendo

È quanto ci insegna la «madre terra». Perché la logica del servizio è la sola a garantire l’esistenza, la sola che lascia essere l’altro, che non cede alla violenza e alla tentazione del potere, che rispetta i limiti che l’esistenza altrui pone.

Scuola giottesca, San Francesco riceve le stimmate, particolare, parete est, Sala del Capitolo, XIV secolo, Basilica di sant'Antonio, Padova.

Nel 1224, alla Verna, l’Assisiate riceve le stimmate. Segno di quella carità della passione vissuta da Cristo, a cui Francesco, «Alter Christus», aderisce.

01 Settembre 2024 | di

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