Nell’era dell’iperconnessione, le nostre capacità mnemoniche, ma pure l’attenzione, il pensiero critico e addirittura l’empatia, sono a rischio. Lo dicono studi, ricerche e tantissimi libri.
Tutti (o quasi) sanno che cosa è successo alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944: l’eccidio di 335 italiani innocenti, da parte delle truppe naziste che dal settembre 1943 occupavano Roma. Pochi sanno, invece, che cosa è realmente accaduto in Via Rasella, sempre a Roma, il giorno prima, cioè il 23 marzo del 1944. O, meglio, lo sanno per sommi capi: lo scoppio di un ordigno esplosivo che, provocando la morte di 33 soldati delle truppe di occupazione, di fatto scatenò la folle reazione nazista.
In dialogo con Pablo d’Ors, sacerdote, religioso, monaco, scrittore e raffinato intellettuale, punto di riferimento, non solo in Spagna, suo Paese natale, per quanti vogliono riscoprire la tradizione della meditazione cristiana.
Si è svolto a Venezia, il 5 luglio scorso, il convegno «The challenges to the world peace today – Le sfide odierne alla pace nel mondo», organizzato dall'associazione«Missione Shahbaz Bhatti».
È un libro duro, l’ultimo firmato da Chiara Ingrao con Blessing e Giovanna Calciati. Un libro difficile, perché parla di dolore e lo fa senza sconti. Un dolore profondo, scavato nella pelle di una giovane donna di origine nigeriana, Blessing Calciati, abbandonata sin da piccola dalla madre, cresciuta fino a 6 anni con la nonna, poi mandata a vivere con il padre, fino a quando, a 13 anni, la madre la chiama in Italia, dove nel frattempo si è trasferita a vivere, per poi approdare in una Casa famiglia e, infine, giungere a casa di Giovanna Calciati, la madre affidataria.