Per sant’Antonio, a Rotonda, paese del Pollino occidentale, Lucania a un passo dalla Calabria, le donne offrono pan brioche, vestono i bambini più piccoli con il saio francescano e gli alberi viaggiano dalla montagna più alta fino in paese.
Doveva essere un tetto di una sala polivalente per un povero villaggio contadino a Ntcheu, è diventato il tetto di una scuola per orfani a Monkey Bay, 70 chilometri e qualche ora di macchina più a nord.
Dal mazzo delle sette opere di misericordia corporale estraiamo questa volta la quarta, che recita: «Alloggiare i pellegrini», senza dire chi debba essere considerato «pellegrino» e quindi tale da essere accolto.
Che cos’hanno in comune sant’Antonio di Padova e i suoi «colleghi» Pio da Pietrelcina, Leopoldo Mandic´, Giovanni Bosco, Maria Goretti, Teresa di Lisieux, Gabriele dell’Addolorata?
Gli inviti a «dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati e vestire gli ignudi» occupano i primi tre numeri dell’elenco delle «opere di misericordia corporale».