Il messaggio del Papa in occasione della Giornata mondiale per la pace offre lo spunto per ripensare il nostro modo di considerare il fenomeno delle migrazioni e progettare un nuovo futuro.
Il leader di cui avremmo bisogno è in grado di dialogare e mediare sulla base di idee e proposte, non ideologiche ma trasversali, affermando quella visione d’insieme del «bene comune» che ora, nell’epoca dei «social media», manca.
Il senso di impotenza di fronte alle crude leggi della natura è comune a tutte le latitudini, ma non si può nemmeno etichettare ogni conseguenza come inevitabile. A che punto è la messa in sicurezza antisismica delle nostre scuole?
Siamo ormai da tempo una società multietnica. Che senso ha fingere di non saperlo e vincolare il diritto di essere considerati italiani alla conoscenza delle nostre leggi?
Sono passati anni da quando ho scattato questa foto al ragazzo dei cocomeri. Che fine avrai fatto? Io avevo un passaporto italiano e me ne sono andato. Tu eri in viaggio da due anni e se ti è andata bene sarai sbarcato a Lampedusa…