Il 18 novembre si celebra la «Giornata mondiale dei poveri» voluta da papa Francesco e ispirata a sant’Antonio «patrono dei poveri». I paradossi e le criticità della situazione italiana.
«Si parla sempre del vuoto, di chi se ne è andato. Non si ci sofferma mai sul pieno. Su chi rimane. E su chi arriva» dicono a Belmonte Calabro, centro della Calabria. Dove si sono inventati un festival e un’organizzazione culturale.
L’Europa è oggi una casa comune. E deve esserlo sempre di più, in un’aperta comunanza di beni e di servizi e soprattutto di ideali, di morali, di vocazioni.
Ci sono somiglianze tra l’Italia e l’Occidente di oggi e quelli del 1930, della crisi che portò poi alla seconda guerra mondiale? Anche se la malattia non è la stessa, a ogni modo i bacilli e i virus ci sono e vanno conosciuti.
Quarant’anni di legge 180 tra grandi aspettative e polemiche. Oltre le celebrazioni, cos’è cambiato in questi anni? Qual è lo stato di salute della psichiatria in Italia? Che cosa pensano le famiglie?