Nel rapporto genitori-figli l'informalità e la vicinanza a tutti i costi possono creare disagi nella maturazione del bambino. Sempre meglio dosare autorità e buonsenso. La virtù sta nel mezzo.
La tivù che guardano i ragazzi è una cartina di tornasole di ciò che pensano e vivono ogni giorno a scuola e in famiglia. Per questo è sano e utile condividerne la visione, genitori e figli insieme.
Ci sono regole che si possono disattendere. Perché a volte il semplice buon senso deve prevalere su ogni altro aspetto, permettendo così di andare davvero alla «conquista della libertà».
Se l'obiettivo è crescere bene i vostri figli, fissate poche e chiare regole. Non perdetevi in tante affannate spiegazioni, la concretezza vale più di mille parole!
Se pensate sia un punto di debolezza, vi sbagliate. Con la gentilezza si abbattono muri e si costruisce vero dialogo. Impariamo dai bambini. L’esperienza di una scuola primaria di Castellaneta (Taranto).
Non propone corsi, non ha professori, ed è accessibile gratuitamente agli under 30 che abbiano superato un test: è «Ecole42», la scuola di programmazione informatica nata a Parigi qualche anno fa.