Si può essere inconsapevoli promotori di inclusività e, al contempo, oggetto di inclusione. Leggere per credere la storia di Sara, collaboratrice scolastica affetta da sindrome di Down.
A bordo di un carro o di un autobus, a dorso di mulo o nelle ceste di una bicicletta. Sono le biblioteche mobili che, da oltre un secolo e mezzo, cercano i loro lettori dalle periferie urbane ai villaggi più remoti.
È una filosofia educativa che fonda le sue radici proprio sull’immagine di un bambino con forti potenzialità di sviluppo, che apprende e cresce nelle relazioni con gli altri.
Tutti si scagliano contro i social, accusati di avere violato la nostra privacy. Ma in questi anni chi ha fornito loro dati e foto tanto da trasformare i nostri profili in diari digitali? Credevamo davvero che i social ci avrebbero ospitato gratis?
C’è un trucco nella cultura contemporanea che va smontato, pena l'impoverimento della nostra esperienza e l'annacquamento delle nostre capacità di critica: è l’indebita equazione tra scambio e dono.