Da quando aveva 14 anni, Muhammad Najem, oggi diciottenne, prova a fare quello che i media internazionali non vogliono o non riescono a fare: raccontare cos’è una guerra dal punto di vista di chi ne paga il prezzo.
Lo scorso 10 novembre è stato siglato l’accordo di pace che mette fine a venticinque anni di un sanguinoso conflitto tra Armenia e Azerbaijan, per il controllo della regione del Nagorno Karabakh.
Non so se riusciremo a odiare la guerra, ma dovremmo avere il coraggio di guardare negli occhi questa maledetta pulsione alla violenza. Che Dio aiuti le mie Afriche.
Lo scorso anno le piazze del mondo erano insorte contro le ingiustizie. Sognavano la libertà, cullavano l’illusione di un mondo diverso. Ma il 2020 ha infranto i sogni.
Parla l'avvocato Antonio M. Romanucci, uno dei legali che rappresentano la famiglia di George Floyd, deceduto a Minneapolis durante un fermo di polizia nel maggio scorso.