La casetta di nonna Tona

Un monolocale al Club de Abuelos, centro per anziani in un quartiere povero di Posadas, in Argentina, restituisce dignità e voglia di vivere a nonna Tona, dopo una vita di privazioni.
05 Gennaio 2025 | di

Nonna Tona, Ofelia per l’anagrafe, ha una casetta tutta per sé. 30 metri quadri di pura gioia. Ci ha messo 93 anni per godersi il suo monolocale con bagno, ma alla fine la vita le ha fatto l’ultimo regalo, dopo averle tolto tanto. Da giugno vive nelle residenze del Club de Abuelos, il club dei nonni, in uno dei quartieri più periferici di Posadas, città capoluogo della provincia di Misiones, in Argentina. Il suo quartiere, il San Jorge, che è ancora oggi un sobborgo dalle mille necessità, ha avuto la fortuna di entrare nel cuore di Emilio Marchi, nato a Buenos Aires ma discendente di italiani, prigioniero politico negli anni ’70, al tempo della dittatura, desaparecido e poi esule a Padova

Un esilio fecondo, perché quando Emilio può finalmente ritornare in Argentina, forte delle sue amicizie in Italia, decide di iniziare una riqualificazione del quartiere, fondando l’Associazione Jardín de los niños. È il 1987. Un progetto folle, sognato di fronte a una distesa immensa di baracche, che però nel tempo riesce a dare dignità a molte persone e attira, finalmente, l’attenzione delle istituzioni. Inizia, Emilio Marchi, dai bambini, con la scuola, l’accoglienza e la formazione, poi passa alle famiglie con le case, le strutture comunitarie, il microcredito. Il Club de Abuelos, per gli anziani poveri e soli, risale al 1992, il 21 settembre per la precisione, ed è per questa coincidenza con l’equinozio australe che si chiama anche «Primavera». Caritas sant’Antonio ha sostenuto Emilio in ben 10 progetti per un totale di 206 mila euro, in Argentina ma non solo, dal 2002 al 2016; la casetta di nonna Tona è l’undicesimo progetto ed è costato 13 mila e 300 euro.

La storia di nonna Tona è tipica del quartiere San Jorge. L’anziana è originaria delle campagne dell’interno di Misiones, ma ha vissuto la sua vita a Posadas con la sorella, in cerca di un’esistenza migliore. Non si è mai sposata, né ha avuto figli. Si è dedicata ai lavori domestici per la famiglia, crescendo al contempo le nipoti e poi i figli di queste ultime. Ma, dopo la morte della sorella, la convivenza è diventata sempre più difficile e la casa sempre più stretta. Si sentiva un peso, ma non sapeva più dove andare. Era troppo povera e troppo vecchia.

Emergenza anziani soli

Nel quartiere San Jorge ci sono mille anziani su 8 mila abitanti. «Molti provengono da famiglie poverissime, composte da sole donne con figli, che non sono in grado di assistere i nonni – spiega Ilaria Cappellari, responsabile del progetto –. E così molti di loro finiscono in baracche di lamiera o legno, senza servizi, mangiando cibo insalubre, senza accesso alla sanità, in uno stato di parziale o totale abbandono». Il Club de Abuelos nasce all’inizio come un centro diurno: un salone comunitario, una cucina, un giardino e un orto.

Con il tempo, l’associazione, grazie all’aiuto di altre Ong straniere, inizia a costruire i primi monolocali per gli anziani più poveri e abbandonati, ma non è facile trovare i fondi. Jardin de los niños fino al 2023 riesce a costruire 9 monolocali. Il bisogno è tanto ma l’associazione vorrebbe almeno completare l’ultimo blocco, costruendo un altro monolocale affiancato, il decimo, con tutti gli ausili per renderlo accessibile ai disabili. La richiesta arriva in Caritas sant’Antonio a novembre del 2023, a gennaio arrivano i soldi; in tre mesi il monolocale è pronto e l’associazione inizia le selezioni sulle candidature per assegnarlo. La scelta cade su nonna Tona.

Arriva, l’anziana, al Club de Abuelos, con le sue poche cose: ed è subito felicità: «Dopo una vita in cui si è dedicata agli altri – afferma la responsabile –, può finalmente pensare a se stessa. È una signora riservata, ma apprezza la compagnia degli ospiti. Partecipa volentieri alle attività del centro, ama cucinare, dipingere, ma soprattutto fare i tappeti con materiali di riciclo». Una vita che rifiorisce proprio nell’ultimo tempo. Emilio Marchi è morto in un incidente stradale a Posadas il 16 maggio del 2021. Aveva 79 anni. Sarebbe contento di sapere che un’altra vita ha ritrovato dignità grazie al suo sogno che sembrava impossibile. Nella sua terra, proprio a San Jorge, periferia delle periferie, gli ultimi possono diventare i primi.

Segui il progetto su www.caritasantoniana.org.

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Data di aggiornamento: 05 Gennaio 2025

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