Pagine di papà

Alcuni suggerimenti di lettura per i papà, in occasione della loro festa. Da leggere in solitaria o in compagnia dei propri figli.
19 Marzo 2025 | di

Ci sono tanti modi per celebrare insieme, padri e figli, la festa del papà. Uno dei più arricchenti è senza dubbio quello di trascorrere insieme qualche ora, magari leggendo alcune pagine di un bel libro o confrontandosi su un titolo interessante o avvincente.  Ecco quindi una brevissima carrellata di suggerimenti di lettura (di libri sui papà, in realtà, ce ne sono davvero un’infinità…), dai più seriosi ai più divertenti, dai classici agli ultimi arrivati sugli scaffali delle librerie, dai romanzi ai saggi, alle fiabe…. E chi più ne ha più ne metta.

Cominciamo dai classici. Il primo libro che in quest’ambito vi suggeriamo è senza dubbio I fratelli Karamazov di Fedor Dostoevskij. Un libro bellissimo, complesso, che merita di essere letto almeno una volta nella vita e che la festa del papà può essere l’occasione per avvicinare. La «famiglia» Karamazov è difficile: un padre conflittuale, Fedor Pavlovic, quattro fratelli (Dimitrij, Ivan, Alesa e Smerdjakov) nati da quattro madri diverse che più diversi essi stessi non potrebbero essere, ciascuno incarnazione di un modo differente di amare/odiare il padre. Pagine dense, intense, che aprono domande e interrogativi esistenziali sull’amore, la famiglia, la fede, la vita.  Con un salto iperbolico di stile e Paese, ecco il secondo suggerimento: Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Un classico della letteratura per l’infanzia ma che in realtà si rivolge anche a un pubblico adulto, il quale, nel rapporto tra Geppetto e Pinocchio, fa rivivere l’essenza stessa dell’essere padre e dell’essere figlio. Un padre che desidera divenire tale con tutto se stesso e che mette in campo ogni forma di amore puro e disinteressato con una vera passione educativa; un figlio «scapestrato», immaturo fino ad apparire «disumano» che nel tempo giunge a riappropriarsi della propria umanità e a ricambiare il grande amore ricevuto.

Se entriamo invece nel campo della psicologia, ecco Il complesso di Telemaco (Feltrinelli, 2013), di Massimo Recalcati, che entra nel delicato tema dell’assenza della figura paterna (e infatti il sottotitolo del volume recita: Genitori e figli dopo il tramonto del padre). Telemaco che attende il padre Ulisse rappresenta, infatti, colui che spera nel ritorno di una figura di riferimento, forte e solida, capace di mettere ordine nel caos (nel suo caso il caos generato dalla presenza dei Proci) della vita. Sempre di Recalcati segnaliamo anche Cosa resta del padre? (Raffaello Cortina, 2017), un saggio nel quale lo psicanalista approfondisce il significato di paternità in un’epoca, come la nostra, in cui sempre di più la famiglia tradizionale si sta indebolendo, e nella quale si tende a cadere in atteggiamenti estremi di rifiuto tout court dell’autorità o, al contrario, nell’idealizzazione delle figure autoritarie. Il padre autentico, invece, è colui che si pone come guida equilibrata verso i figli, rifuggendo sia dagli atteggiamenti troppo amicali che da quelli troppo autoritari. C’è poi il volume della terapeuta dell’adolescenza Stefania Andreoli: Papà, fatti sentire (Rizzoli, 2018) che si sviluppa a partire da una domanda di fondo: come si stanno trasformando i padri di oggi? Analizzando questo cambiamento dal punto di vista dei racconti fatti dai figli adolescenti, la terapeuta scrive: «…siamo nel mezzo di un processo. Oggi i papà non hanno ancora decostruito del tutto il modello di chi li ha preceduti (quello patriarcale, certo, ma anche solo quello del padre tradizionale), nonostante ne siano i primi detrattori, e non ne hanno ancora generato la versione aggiornata».  E suggerisce una possibile strada, quella di riappropriarsi delle proprie emozioni, percorso non sempre facile per gli uomini di oggi.

Da uomo a padre (Mondadori, 2019), del pedagogista Alberto Pellai, è invece un saggio che rappresenta un valido aiuto per tutti i papà, nel loro delicato compito di strutturare se stessi in questo ruolo. E, dello stesso autore, Le mie mani sono le tue ali (De Agostini, 2022), nel quale il protagonista è l’amore di un padre per suo figlio, rappresentato attraverso le sue mani che sanno infondere fiducia in ognuna delle piccole sfide quotidiane: dall’ imparare ad andare in bicicletta a nuotare, al dormire da solo in cameretta nonostante la paura del buio. Un bellissimo libro autobiografico, che lascia ampio spazio anche all’analisi psicologica è quello di Luca Trapanese, con Luca Mercadante: Nata per te (Einaudi, 2018). Il racconto della vicenda di Luca e di sua figlia Alba, neonata con la sindrome di Down, da lui adottata dopo che era stata abbandonata in ospedale dai genitori biologici. Una storia d’amore bellissima, un incontro che cambia la vita. Non è te che aspettavo (Bao publishing, 2018) di Fabien Toulmé, è un libro a fumetti che racconta con estrema onestà e delicatezza il difficile cammino di chi si scopre d’improvviso padre di un figlio disabile e che, pur non nascondendo la difficoltà del percorso di accettazione, approda a un profonda messaggio di speranza e d’amore. 

Anche di romanzi sulla figura del padre ce ne sono davvero moltissimi. A partire da La strada (Premio Pulitzer 2007, pubblicato in Italia da Einaudi nel 2014) di Cormac McCarthy, autore statunitense che ha firmato numerosi romanzi di successo. Un viaggio irreale che un padre e un figlio compiono dopo una catastrofe che ha distrutto il mondo, in compagnia solo di pochi oggetti essenziali e alla ricerca di ciò che nella vita conta davvero. Oppure Prima che tu venga al mondo (Solferino, 2019) di Massimo Gramellini, il racconto di un viaggio in nove capitoli, uno per ogni mese di gestazione del figlio, che prepara un padre a diventare tale. Un volume ironico e divertente, ma tenero e profondo, è anche Notti in bianco, baci a colazione (Einaiudi, 2018) di Matteo Bussola, il racconto della quotidianità di un uomo che, nelle semplici azioni di tutti i giorni che caratterizzano il rapporto con la propria figlia, trova il senso del suo essere padre. 

Infine, non poteva mancare qualche racconto per i più piccoli. Fino alla fine del mondo e un po' più in là (Piemme, 2024), di Cristina Zagaria racconta la vicenda di Fabrizio, tredicenne ribelle come la sua chioma ricciuta, che viene spiazzato d’improvviso dalla decisione del padre di portarlo con sé in un viaggio in Norvegia. Sempre pubblicato da Piemme (2025), anche Fuori dal rifugio, di Guido e Roberto Affini, che racconta del dodicenne Martino e del regalo che il padre lontano gli fa, inaspettatamente:  un diario su cui scrivere la propria vita. C'è solo un papà come te (Emme Edizioni, 2025) di Jess Racklyeft presenta invece ai lettori, a partire dai 3 anni, una «carrellata» di papà diversi: quelli che aggiustano ogni cosa, quelli che passano tutto il tempo a coccolare i figli, quelli avventurosi o creativi, quelli che amano giocare. Sempre per Emme Edizioni (2021), anche Papa e Baba di Brandon Reese, anche in questo caso per lettori giovanissimi (3 anni): libro illustrato che spiega con tenera ironia il rapporto d’amore unico che si crea tra padri e figli. Terre di Mezzo (2023) propone invece Quando i capelli di papà andarono in vacanza di Jörg Mühle: stanchi di venire pettinati ogni giorno, i capelli di un papà se ne vanno in giro per il mondo, incuranti dello sforzo che lui fa per riacciuffarli… Infine, Papà, guarda, di Eva Montanari (Fatatrac, 2022), la storia di Orsetto che vorrebbe avere le attenzioni di papà Orso, il quale però non si accorge di lui, troppo preso dal lavoro e con gli occhi perennemente fissi sul cellulare… 

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Data di aggiornamento: 26 Marzo 2025

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