Rut, riscossa delle zone rurali

Il libro di Rut è il libro biblico che incarna la precarietà del mondo rurale, ma anche la possibilità della sua rinascita, nel segno della solidarietà.
01 Settembre 2024 | di

È bello, in questo mese di settembre, tempo dedicato alla custodia del creato, rileggere insieme il libro biblico di Rut. Ha un fascino poetico grandissimo, sa di campi, di sole, di fatica, di bellezza rurale intatta. E ben si collega al tema proposto quest’anno per la Giornata del creato: «Spera e agisci con il creato». 

Rut è una contadina bella e giovane, baciata dal sole, mentre con dignità spigola il grano nel campo di Booz. Sa di svolgere un lavoro di poco valore, ma lo fa con animo regale. La sua è una storia di grande precarietà, come tante oggi. Attualissima. Aveva sposato un bravo ragazzo, figlio di Noemi, una suocera dolce come il significato del suo nome ma anche triste, perché nata in un territorio di montagna, a Betlemme, dove non c’era né pane né lavoro. Aveva così dovuto emigrare, stabilendosi nella pianura di Moab. Ma la mano del Signore si era accanita contro Noemi: le era morto il marito e i due figli. Rimasta sola con le due nuore, Orpa e Rut, decide di ritornare a Betlemme, ormai vuota e fallita. È così triste, che chiede di essere chiamata con un altro nome: Mara invece di Noemi, cioè amarezza invece di dolcezza. Mara diventa così il simbolo di ogni terra dimenticata, ma anche di ogni vita segnata dall’amarezza. Al ritorno a Betlemme, tra la curiosità della gente, Noemi ha accanto a sé solo la bella e giovane Rut, che le ha promesso fedeltà. L’altra nuora, Orpa (un nome che è già un programma triste: «Colei che mostra le spalle»), invece l’ha abbandonata.

Sono, quelli delle due nuore, i due modi opposti di reagire davanti alla crisi del fratello o della comunità, come ben dice l’enciclica Fratelli tutti. Orpa è chi si disinteressa; Rut rappresenta, invece, la solidarietà affettiva, base di ogni fraternità vera e duratura. Una solidarietà oggi incarnata da chi, per esempio, si prende a cuore la situazione di Gaza o dell’Ucraina, quella di un vicino rimasto senza lavoro, oppure quella di chi soffre le difficoltà di vivere nelle aree interne. Perché chi renderà vitali le terre dimenticate dell’interno saranno quelli come Rut, i contadini che, ancorati alle radici della loro storia, ricostruiranno il futuro. È quello che abbiamo compreso nell’ultimo incontro dei vescovi (circa 40) delle aree interne, a Benevento, proprio incentrato sul futuro di queste zone. E che io ho capito ancor di più predicando un corso di esercizi spirituali sul libro di Rut, in Calabria, nella Casa madre dei Catechisti rurali, Ardorini, fondati da don Gaetano Mauro, dedicati proprio alla pastorale rurale. Preti nati per riempire la solitudine delle zone rurali più lontane, portandovi il pensiero di Dio. Cioè quella solidarietà affettiva ed effettiva di Rut nei confronti di Noemi.  

Il libro di Rut offre pure un itinerario in sette punti, che calza a pennello su questo tipo di pastorale: 1) star vicino a Mara, cioè al mondo rurale nelle sue crisi; 2) mai scegliere la strada di Orpa che abbandona; 3) valorizzare il tempo dell’orzo, ovvero le risorse di ogni territorio e di ogni cuore; 4) dare dignità a ogni ragazzo che sceglie il lavoro umile dello spigolare; 5) costruire famiglie rurali solide, come quella che alla fine formeranno Booz e Rut, aperte alla vita; 6) gioire di Obed, il bimbo nato da loro, che si fa compimento di un cammino, che prima sembrava desolato; 7) riempire di speranza fedele ogni prova della vita, nel grido delle donne di Betlemme, quando vedono il piccolino nelle braccia di Noemi: è nato un figlio a Noemi!

Per questo, il grande Contadino resta il Padre nei cieli, Colui che fa piovere sui giusti e sugli ingiusti e sa potare il ramo che produce, il quale, proprio con la severa potatura, come per Noemi, darà un raccolto ancora più abbondante.

Prova la versione digitale del «Messaggero di sant'Antonio»! 

Data di aggiornamento: 01 Settembre 2024

Articoli Correlati

Articoli Consigliati

Portofranco

26 Agosto 2024 | di
Lascia un commento che verrà pubblicato