Quando la scuola si rifà il trucco

A distanza di qualche anno, Caritas Antoniana è tornata a Matugga, nel centro dell’Uganda, in soccorso di una scuola primaria senza bagni né impianto idrico. Per il bene dei suoi cinquecento studenti, ma anche del resto della popolazione.
10 Marzo 2016 | di

Prima o poi capita a tutti di dover tornare sui propri passi. Perfino a un «pezzo grosso» come sant’Antonio che, tramite l’opera dei suoi frati, continua a portare luce e speranza a ogni latitudine. E così, a distanza di qualche anno dalla sua ultima missione in Uganda, il Santo, impersonato per l’occasione dalla Caritas Antoniana, è tornato nella cittadina di Matugga per finire quel che aveva iniziato.

Era il 2010 quando l’organizzazione padovana finanziò, assieme ad altri benefattori, la ricostruzione della scuola primaria St. Charles Lwanga. Da allora l’istituto, sorto nel 1940 a una ventina di chilometri da Kampala, fu ribattezzato St. Charles and St. Anthony of Padua e divenne una seconda casa per i molti bambini, orfani e non, che vivevano nella parrocchia di Matugga, a stretto contatto con la locale fraternità dei francescani conventuali. La ristrutturazione dell’edificio, però, non fu mai completata. I fondi destinati ai lavori finirono prima del previsto. E così la St. Charles and St. Anthony of Padua rimase senza impianto idrico e servizi igienici. Gli utenti si dovettero accontentare di un pozzo costruito dai frati davanti alla scuola e di latrine improvvisate a pochi metri dalla cucina dell’istituto. Vicinanza, questa, che destò molti dubbi sulla salubrità dell’edificio, specie tra gli ispettori del Wakiso district (distretto nel centro dell’Uganda che comprende la capitale Kampala).

A fine 2014 la scuola si trovava così di fronte a un bivio: costruire nuovi bagni e un impianto idrico collegato al pozzo esterno, oppure chiudere i battenti. Trovare 25 mila euro (tale era il preventivo dei lavori), però, in uno dei Paesi più poveri del mondo (in Uganda il 64 per cento degli oltre 37 milioni di abitanti vive con meno di due dollari al giorno) non era impresa da poco. Così, quando lo scorso maggio fra Woj­ciech Ulman, superiore della comunità dei frati conventuali di Matugga, ha lanciato un SOS a Caritas Antoniana, non si aspettava certo una risposta tanto immediata. Nel giro di qualche mese, invece, Caritas Antoniana ha approvato un finanziamento di 20 mila euro, suddivisi in due rate da 10 mila euro ciascuna (il resto delle spese è stato coperto dalla comunità francescana locale).

Da luglio a ottobre – e per tutte le vacanze estive – alla St. Charles and St. Anthony of Padua i lavori si sono susseguiti a ritmo sostenuto. Sui tre piani della scuola sono stati allestiti bagni completi di quattordici wc, undici lavandini in ceramica e trecento mq di piastrelle. Tubature, lavori di drenaggio e tinteggiatura a parte, si è proceduto a sostituire la pompa nel pozzo davanti alla scuola con una a motore, a sua volta collegata con quattro cisterne sistemate sul tetto dell’edificio, per la raccolta dell’acqua.

L’intento del progetto – direttamente supervisionato dalla comunità dei francescani conventuali di Matugga – non era solo quello di rendere accogliente e salubre una struttura importante come la St. Charles and St. Anthony of Padua, ma anche dare speranza e futuro a tutti i 15 mila abitanti (il 60 per cento dei quali bambini) di Matugga. In questa cittadina dall’anima prevalentemente agricola l’accesso all’acqua è da sempre un lusso e una priorità che ogni giorno crea una fila di ore al pozzo in centro città.

In questo senso, l’intervento di Caritas Antoniana non è andato a beneficio esclusivo dei 500 studenti (386 iscritti alla primaria, 84 al Kindergarden e 32 alla Kyda Vocational school for marginalized girls and orphans), dei loro maestri e dello staff scolastico. Ad oggi, infatti, specie nella stagione secca, la St. Charles Lwanga and St. Anthony of Padua contribuisce a rifornire d’acqua l’intera comunità locale, nonché a migliorare le condizioni igienico-sanitarie in cui versa l’intera popolazione. Lo confermano le parole piene di gratitudine che il 26 ottobre scorso fra Woj­ciech ha inviato a Caritas Antoniana assieme al rapporto finale e ad alcune fotografie.

Ma ancor di più lo evidenziano le letterine di auguri che gli studenti di Matugga hanno inviato ai loro «sponsor» padovani. «Dio vi benedica – scrive Aujo Judi –, perché avete reso la nostra scuola molto più bella delle altre». «Vi ricorderò sempre nelle mie preghiere quotidiane: questo è tutto quello che ho» le fa eco Isaac. Per recapitare il suo grazie ai piedi del Santo, Ntale ha sostituito la penna con le matite colorate. Una grande toilette «alla turca», con tanto di cassetta fissata al muro, campeggia imponente sulla sua lettera illustrata. Biglietto di ringraziamenti a dir poco originale, non c’è che dire. Ma la spontaneità paga sempre. Così, alla faccia di tubature e gabinetti, il messaggio è arrivato forte e chiaro a destinazione. E oltre a tanta soddisfazione, ha portato con sé anche una ventata di allegria.  

IL PROGETTO IN BREVE

  • Progetto: costruzione di bagni in una scuola primaria e realizzazione di un impianto idrico da un pozzo preesistente
  • Luogo: Matugga, arcidiocesi di Kampala, Uganda, Africa orientale
  • Beneficiari: 500 studenti, una ventina di docenti e operatori scolastici, abitanti di Matugga
  • Periodo: luglio-ottobre 2015
  • Costo: 20 mila euro

 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017
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