L'Italia intatta
L’Italia è bella. Molto bella. Spesso, però, viene raccontata per i suoi disastri,anziché per la sua bellezza. Molte volte ne esce un territorio sfigurato, martoriato. Con il triste primato del più alto consumo di suolo e un inestimabile patrimonio naturale e culturale distrutto o svenduto.
Eppure il nostro Paese è meraviglioso. In esso sono custoditi i più grandi siti archeologici del mondo. Vi si trovano innumerevoli città d’arte e terme monumentali.
Mario Tozzi, primo ricercatore presso il Consiglio nazionale delle ricerche, conduttore e autore di numerosi volumi, in questo libro va alla ricerca del vero volto del nostro Paese, composto da un incredibile mosaico nel quale affiorano tessere di straordinaria bellezza, qualcuna ancora intatta. Luoghi immersi in una natura incontaminata ormai in via di estinzione. Zone che, spesso per la loro inaccessibilità, sono scampate all’assalto di un turismo diffuso.
Il viaggio inizia dal Tagliamento, camminando lungo gli argini di uno dei pochi fiumi in Europa che mantiene preservata la dinamica a «canali intrecciati», per poi proseguire in un lungo itinerario che porta il lettore alla scoperta delle Alpi Liguri di Ponente, con la meraviglia del mare; dei gessi romagnoli, testimoni del Mediterraneo prosciugato; dell’isola di Montecristo, paradiso intatto; delle Eolie, dimora degli dei. E ancora: la Valle di Demetra, con le «stagioni e zolfo di un’altra Sicilia»; l’Etna,«pilastro del cielo»; l’Aspromonte intatto e la Valle Bradanica, «magia lucana»; le faggete della Marsica, dove l’orso combatte ancora la sua disperata lotta per la sopravvivenza e l’incantevole Toscana delle Terme. «I viandanti che percorrevano la via Francigena nel Medioevo cominciavano ad avere sentore della meta già in Toscana – racconta Tozzi –, soprattutto quando percorrevano la Val d’Orcia, che veniva attraversata con due ponti a sud di San Quirico. Le sorgenti mineralizzate della Toscana erano riferimenti obbligati per i pellegrini e, presso quelle fonti, avvenivano i miracoli più insperati».
Nel libro si racconta di luoghi dove, spesso, le opere degli antichi abitanti hanno resistito al tempo e all’invadenza di un’urbanizzazione selvaggia. Ed ecco lo splendido esempio dei Sassi di Matera e l’ingegnoso sistema di raccolta delle acque piovane; le camere dello scirocco, geniale esempio di climatizzazione nelle vicinanze di Palermo. E poi lo straordinario sottosuolo di Roma, più di 5 mila km di condotti fognari risalenti probabilmente agli Etruschi.
Ne esce un’Italia intatta, che esiste ancora. Imparare a conoscerla è l’unico modo non solo per riappropriarsene ma per sentire la responsabilità e il dovere di conservarla. «Quello che ho tentato di fare – conclude l’autore – è di aprire alcune finestre sul patrimonio delle nostre radici più profonde e antiche».