Le vacanze che non ti aspetti
Ci risiamo. Ogni anno è sempre la stessa storia. Le temperature aumentano, le ferie si avvicinano… e una domanda torna puntuale ad affollare i pensieri o anche solo a solleticare la fantasia. Dove vai in vacanza? s’intitolava il film a episodi del 1978 in cui Alberto Sordi vestiva i panni di un fruttivendolo romano alle prese con un viaggio estivo culturale, in compagnia della moglie. Sono passati quasi cinquant’anni da quando la pellicola co-diretta da Sordi, Luciano Salce e Mauro Bolognini portò nelle sale il «tormentone vacanze» condito da tanta sana ironia. Eppure il tema non sembra invecchiato neanche di un giorno.
Dai siti di informazione ai social network, il tam-tam vacanziero è già iniziato da un pezzo pure in questo 2025. Secondo la recente indagine Holiday Barometer di Ipsos-Europ Assistance (ricerca annuale che indaga nuove tendenze, abitudini e preferenze dei viaggiatori in Europa, Nord America, Asia e Australia), l’86% degli italiani pianifica almeno una vacanza estiva (+24% rispetto al 2015) e, tra questi, il 38% prevede di farne più di una. Sulla stessa frequenza anche la ricerca del Centro Studi del Touring Club Italiano sui programmi di viaggio della community TCI, secondo cui il 75% degli intervistati farà sicuramente un viaggio quest’estate. Per non parlare dello studio svolto dall’Osservatorio EY Future Travel Behaviours, e pubblicato lo scorso aprile, che, dopo aver coinvolto oltre 5mila partecipanti provenienti da Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, ha fotografato un costante interesse per i viaggi, scoprendo che addirittura nove italiani su dieci per le imminenti vacanze hanno in programma di partire almeno una volta.
Le mete? Stando ai dati diffusi da Skyskanner (Travel Trends 2025-Ricerca OnePoll x Skyscanner condotta a luglio 2024 con 20mila intervistati a livello globale, di cui mille italiani), i viaggiatori scelgono la loro destinazione in base al clima (55%), al paesaggio naturale (55%) e alla cultura del luogo (54%). «Il 77% dei viaggiatori ci ha comunicato che ama visitare aree verdi durante le vacanze – riporta sul proprio sito il motore di ricerca specializzato nella programmazione di viaggi –. In un mondo online sovraccarico di stimoli, molti di noi stanno cercando di riconnettersi con la natura per sentirsi bene, sviluppare un senso di appartenenza a un’entità più tangibile e partecipare a un’esperienza collettiva di più ampio respiro».
Da qui il fiorire negli ultimi anni di proposte di viaggio a tema green (pensiamo, ad esempio, al boom dell’astroturismo, turismo finalizzato ad ammirare le stelle e le volte celesti, o del turismo botanico: chi non ha sognato almeno una volta di volare in Giappone per ammirare la fioritura dei ciliegi o in Provenza per camminare tra i campi di lavanda?). Seguono questo trend naturalistico anche le tre tipologie di viaggio raccontate qui di seguito. Dai viaggi fotografici al selviturismo, fino ai viaggi fluviali, l’intento di questo dossier è offrire al lettore qualche spunto utile e concreto. Perché non importa quanti chilometri percorri e quanto tempo hai a disposizione. Anche un solo giorno a contatto con la natura dietro casa può trasformarsi in una vacanza indimenticabile.
In ferie con la reflex
«Come descrivere l’emozione di imparare a immortalare l’aurora boreale proprio nel momento in cui “disegna” i suoi colori nel cielo sopra la nostra testa? Oppure di dare forma e carattere a un paesaggio per costruire un bellissimo ricordo? E cosa dire dell’allegria di un gruppo di persone unite dal medesimo entusiasmo e dalla stessa voglia di esplorare?». È il 2021 quando Viviana, reduce da un viaggio fotografico in Norvegia, scrive una recensione sulla pagina Facebook degli organizzatori, ViaggiFotografici.biz. Non si tratta di una fotografa professionista, tanto meno di una esperta di viaggi nordici. Viviana è uno dei moltissimi foto-amatori che negli ultimi anni hanno optato per una vacanza diversa dal solito, ma non per questo meno arricchente. Una immersione nella natura a caccia dello scatto perfetto. Per tutte le tasche e per tutte le età.
Non a caso, le richieste e, di conseguenza, le offerte di viaggi fotografici – complice anche il passaparola – sono sensibilmente aumentate dal 2020. A confermarlo è Alberto Ragnoli, fotografo professionista, nonché fondatore di ViaggiFotografici.biz. «L’idea venne da una mia esigenza personale, quale appassionato di viaggi e fotografia. Era il 2014, non avevo nessuno con cui viaggiare. All’epoca esistevano solo i viaggi fotografici targati “National Geographic”: molto costosi e con mete spesso estreme». Da qui l’idea di organizzare viaggi più «abbordabili». «Il primo, undici anni fa, con destinazione Plitvice, in Croazia. Partimmo in tre e tornammo dopo tre giorni».
Oggi, nel sito dell’agenzia sono una cinquantina le proposte di viaggio, aperte a un massimo di quattordici persone, a seconda della meta: spaziano dall’Italia all’Europa, dall’Islanda fino all’India. Con 395 euro è possibile visitare lo splendido borgo di Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, mentre con 1.350 euro si può esplorare l’Algarve, ovvero la costa meridionale del Portogallo, per una settimana. Certo, ci potete andare anche da soli, in libertà, senza dovervi adattare ai tempi tecnici della comitiva. Ma volete mettere il vantaggio di poter contare su professionisti dell’obiettivo che ti portano «nel posto giusto al momento giusto»? Sì, perché tutti gli itinerari in programma sono stati provati e riprovati dai quindici docenti dell’organizzazione. Ai partecipanti è richiesto soltanto di possedere una fotocamera reflex (quella dello smartphone non basta!) e un pizzico di adattamento (le levatacce per immortalare le albe o le ore di attesa per incontrare gli animali selvatici fanno parte del pacchetto).
Rispetto alla classica vacanza al mare o in montagna, «il viaggio fotografico esige la capacità di sostenere ritmi a volte intensi» avvisa Alberto Ragnoli. La fatica, però, è sempre ripagata: «Si ritorna stanchi fisicamente, ma rigenerati mentalmente». Proprio questa necessità di mettersi in gioco e lasciare andare ogni rigidità è forse anche il motivo per cui, durante questo tipo di vacanze alternative, nascono amicizie e si crea una sorta di comunità. «Non a caso – continua il fondatore dell’agenzia – il 50% dei partecipanti ha già aderito ad altri nostri itinerari».
La passione per l’obiettivo, del resto, è un collante molto potente e democratico. «Ai nostri viaggi – si legge nel sito www.viaggifotografici.biz – partecipano persone di ogni età che arrivano da tutta Italia, accomunate dal grande amore per la fotografia, dalla voglia di stare insieme e di divertirsi. Grazie alla passione e al carattere curioso di chi si iscrive a questi viaggi, si creano sempre gruppi affiatati nonostante le differenze di età e di personalità. Ci divertiamo molto e anche le fotografie sono più belle». Che si tratti di un workshop sui grandi parchi Usa, di una spedizione alle Isole Faroe o di qualche giorno sulle Tre Cime di Lavaredo, emozioni, insegnamenti e risate sono sempre garantiti. «Nei nostri viaggi fotografici la fatica si trasforma in adrenalina e ogni emozione viene vissuta fino in fondo: la fotografia in viaggio, tutti insieme, ci fa sentire ancora più vivi!».
Prova la versione digitale del «Messaggero di sant'Antonio»!