Saggio

Giuseppe Mendicino

Mario Rigoni Stern

vita guerre libri
Recensione di

Lassù ad Asiago, sull’altipiano dei Sette Comuni, tutto parla ancora del grande autore de «Il sergente della neve». La panchina e il tavolo di legno tra gli alberi sotto casa, dove nella bella stagione Rigoni Stern accoglieva i visitatori, sono sempre lì. Manca solo la betulla: è stata tagliata lo scorso novembre perché malata. L’aveva piantata lui, era uno dei suo alberi preferiti insieme al larice.

Toni Ricciardi

Marcinelle, 1956.

Quando la vita valeva meno del carbone.
Recensione di

Belgio, Marcinelle, 8 agosto 1956. In uno dei pozzi della miniera di carbon fossile del Bois du Cazier scoppia un incendio, quota 1035 metri di profondità. I minatori rimangono senza via di scampo, soffocati dalle esalazioni di gas. Moriranno in 262, di dodici nazionalità, 136 gli italiani. Una tragedia riconosciuta come la catastrofe degli italiani all’estero.

Claudio Zerbetto

L’ARTE DEL VIAGGIO

Cesare De Seta, Rizzoli, 2016
Recensione di

È il ritratto di tante città raccontate non solo attraverso la loro arte e architettura, ma anche attraverso il loro «volto». Un'interessante prospettiva di viaggio che l’autore ci invita a fare con lui, attraverso città lontane o vicinissime a noi, molto antiche o recenti. Le unisce un filo comune: la rapida trasformazione che ne sta stravolgendo i tratti.

Alessandro Bettero

La seconda vita di Majorana

Giuseppe Borello, Lorenzo Giroffi, Andrea Sceresini. Prefazione di Salvatore Majorana.
Recensione di

Dopo essersi imbarcato su un traghetto postale che da Napoli faceva rotta verso Palermo, il giovane Ettore Majorana fece perdere le proprie tracce. Sulla sua sparizione si sono fatte molte congetture: suicidio, fuga in un altro paese, cambio d’identità, un volontario esilio dal mondo, magari in un remoto convento. A dominare su tutte le ipotesi, la pista sudamericana.

Nicoletta Masetto

Esodo. Storia del nuovo millennio

Domenico Quirico racconta dei suoi viaggi in compagnia dei migranti. Un grande esilio che ridisegna il futuro e interroga una terra, la nostra.
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«Parti intere del mondo si svuotano, di uomini, di rumori, di vita. Percorro squarci sterminati di Africa e di Medio Oriente e scorgo soltanto deserti e sterpaglie». Inizia così l’ultimo lavoro di Domenico Quirico, inviato de «La Stampa». Una cronaca, attenta e fedele, dei tanti viaggi fatti in compagnia dei migranti.

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