Al tempo dei social che mostrano a tutti, poveri compresi, la ricchezza esagerata di pochi, l’invidia dilaga. Per questo dobbiamo praticare la giustizia, unico vero antidoto.
Vivono in montagna le campanare del futuro. Nel paese di Selva di Progno, sui Monti Lessini veronesi. Hanno tra i 15 e i 46 anni, e stanno innovando una tradizione plurisecolare che dal 2024 è stata iscritta nel Patrimonio immateriale dell’Unesco.
La storia del Novecento è segnata da violenze, guerre, azioni disumane, ma c’è chi ha cercato di resistere, manifestando il suo desiderio di libertà e di pace. Nel presente testo, di carattere divulgativo ma rigoroso nel citare le fonti, viene proposta la vicenda di Carlo Bianchi, vissuto nella prima metà del secolo scorso a Milano. Nato nel 1912 in una famiglia borghese, nella sua breve vita non si limita a «farsi i fatti suoi» ma, senza venir meno agli impegni di marito e di padre, si dedica alla resistenza fino al sacrificio della vita.
Il 18 settembre esce in libreria il libro di papa Francesco: «Il mio san Francesco» (Emp), frutto di una serie di colloqui che papa Bergoglio ha avuto, nelle ultime settimane di vita, con il cardinale Marcello Semeraro. Ne anticipiamo alcuni stralci.
Un lettore chiede lumi sul senso delle parole di Gesù: «In verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste…». Una frase della quale già sant’Agostino aveva tentato una lettura.