In sintonia con il tema del Giubileo, «Pellegrini di speranza», in questo 2025 ci soffermeremo, mese dopo mese, su quei segni, quegli ambiti, quei piccoli germogli che possono aiutarci a vedere, a costruire, a coltivare la speranza.
Avete presente il film Non ci resta che piangere (1984)? In particolare la scena in cui, all’avviso del sacerdote «Ricordati che devi morire», Massimo Troisi risponde: «Si, si, mo’ me lo segno»? Raramente una battuta sul tema è stata così azzeccata. Fin dall’antichità il memento mori ha sempre occupato la mente di studiosi e filosofi. Uno su tutti Platone, secondo cui tutta la filosofia consisteva nell’imparare a morire.
Come si fa a pregare? Cosa si deve fare quando si prega? In questo articolo proviamo a condividere con voi un semplice metodo in 4 passi per la propria preghiera personale.
«Come il respiro si fa attraverso le narici, così per mezzo delle narici della discrezione e della prudenza si aspira, si attira lo spirito dell’amore divino che poi si emette e si diffonde per la consolazione e l’edificazione del prossimo» (Sant’Antonio).