La testimonianza di Claudia Finzi viene offerta in questo libro in cui i suoi famigliari ripercorrono gli ultimi anni della sua vita, a partire dagli appunti da lei scritti in quel periodo. Nella seconda parte sono riportati degli stralci dai suoi diari della giovinezza, il legame con il movimento di Comunione e Liberazione, le sfide della sua vita. Potersi dire «stranamente felice» mentre lotta con un tumore è una grazia che viene da lontano, dalla scoperta di un tesoro che riempie la vita.
Romolo Bugaro, scrittore padovano classe 1962, fa parte di quella generazione di autori che non temono di scandagliare la sfera dei sentimenti umani (basti ricordare il libro I nuovi sentimenti, scritto da Bugaro con Marco Franzoso, Gianfranco Bettin e altri autori nel 2006, edito da Marsilio) in una modalità da sempre considerata, erroneamente, «femminile». E non manca di farlo nemmeno in questo delicato romanzo, ironico e malinconico al contempo, in cui, pagina dopo pagina, accompagna i lettori nel contraddittorio universo interiore dei sessantenni di oggi.
Accompagnare la mamma anziana nell’ultimo tratto della sua vita: un’esperienza difficile, come può essere vissuta in modo davvero umano? Una questione che interpella personalmente, ma anche a livello sociale e istituzionale: spesso la famiglia è lasciata sola, non adeguatamente informata delle possibilità e delle implicazioni delle scelte in un momento così delicato.
Gesù si è fatto bambino, si è fatto uomo. Si è fatto solidale alla nostra condizione fino a entrare anche nell’abisso della morte. Ma l’abisso non lo trattiene, perché nulla può spezzare il suo legame d’amore col Padre. E questo vale anche per noi.
La relazione di coppia non è mai il fine ultimo, bensì solo un mezzo per camminare verso il fine ultimo: realizzare pienamente la nostra condizione di figli di Dio.
Diventare consapevoli della nostra mortalità è un esercizio indispensabile per imparare davvero a vivere e a godersi il viaggio meraviglioso della vita. Di fronte alla morte, impariamo la vita.