Quella di Paola Fanzini, colpita da una seria e invalidante malattia che l’aveva costretta anche a rinunciare al rapporto quotidiano con la figlia adottiva, gravemente disabile, è una storia di rinascita. Illuminata dalla fede e dalla solidarietà.
Ogni cambiamento comincia col confutare questa credenza, che inibisce l’azione e la possibilità di fare qualcosa di diverso e di più utile, generando un pensiero alternativo: tra il dire e il fare c’è di mezzo non il mare, ma il cominciare.
Nella tragedia di Gaza, quando ho letto delle distruzioni dei registri pubblici, mi sono ricordato della «cédula», documento di identità che anni fa era l’ossessione di ogni haitiano sul suolo dominicano.
Torinese, 48 anni, Andrea Loreni è un «filosofo» del funambolismo, attività che pratica ai massimi livelli. Un «artista delle nuvole» che, sospeso su un filo, ha compreso il senso profondo dell’esistenza.
L’eccesso di compiti a casa non aiuta le nuove generazioni a ritrovare l’entusiasmo, il coraggio di affrontare la vita, il bisogno di mettersi alla prova e, soprattutto, a scoprire che c’è vita anche fuori dalla scuola.