Salutiamo Michela Murgia, nostra collaboratrice, cara amica, donna di fede e di pensiero, di cuore e di intelletto, ripubblicando un testo che aveva scritto per noi molti anni fa.
Sessant’anni fa una frana cadde dal Monte Toc nell’invaso della diga del Vajont, affacciata sul fiume Piave, tra Pordenone e Belluno. E fu la catastrofe. Le storie di sei superstiti.
Il Sistema sanitario nazionale si sta sgretolando pian piano dinanzi ai nostri occhi. Personale insufficiente, tempi di attesa insostenibili, oggettive difficoltà di diagnosi e cura. Come siamo arrivati a questo punto? E come uscire da questa situazione?
C’è un silenzio positivo, luogo di ascolto e libertà, che fa emergere la parola. E un silenzio negativo, che può diventare strumento di potere, limitazione violenta della libertà.
Nello Stato australiano del Victoria ci sono cinque gruppi alpini che contano diverse centinaia di soci e simpatizzanti. Si incontrano in occasione di eventi conviviali e per celebrare date significative...
L’Italia dell’ultimo mezzo secolo si è sorretta su un sistema sanitario che ha garantito a tutti i cittadini il diritto alla salute. Un sistema «universalistico, equo, capace di uguaglianza». Davvero vogliamo che vada a rotoli?