Nelle riconciliazioni, prima dell’abbraccio benedicente c’è uno sguardo benedicente, che è un abbraccio intimo degli occhi. In quello sguardo iniziò il perdono di Gesù, e iniziò la risurrezione di Pietro.
Lo Spirito sempre assiste la Chiesa. Ma questo non ci solleva dal consapevole esercizio della nostra responsabilità. E dal dire anche «no», se è il caso, alla relazione finale di un Sinodo.
Non è il nostro sforzo e impegno che ci permette di incontrare il Signore, ma è iniziativa della sua grazia. Questo libro di Paolo di Martino, diacono e sposo, padre di due figli, ripercorre l’incontro di Gesù con alcuni personaggi del Vangelo: Matteo, Zaccheo, l’adultera, la samaritana, Pietro, Tommaso e il Centurione. Molto spesso, soprattutto davanti al peccato, i sensi di colpa li affliggono e li chiudono in sé stessi, «abortiscono l’immagine divina che preme in loro per venire alla luce».
La consapevolezza della povertà è centrale per la fede. Solo chi ha fame riceve volentieri qualcosa da mangiare. Per questo il Vangelo è per i poveri, che si ritengono tali anche se sono colti, hanno imprese o tengono esercizi spirituali.