Raccontare il Vangelo agli adolescenti è la sfida di questo interessante volume, scritto da un giovane autore, Alessandro Cristofari. Un libro intelligente (sin dalla copertina, realizzata da Marta D’Avenia) che potrà essere utile a molti ragazzi «curiosi di Dio».
Msa. Ma ai ragazzi di oggi interessa ancora Gesù Cristo?
Quale è il segreto del Santo? Don Tonino Bello nella sua meravigliosa omelia – che riportiamo integralmente – dà un’interpretazione originale (che piacerebbe anche a papa Francesco): il segreto è che «Sant’Antonio si è convertito al popolo».
La situazione dei detenuti nelle carceri indica il livello di civiltà di un popolo. Per questo, dinanzi ai numeri dei suicidi che ogni anno avvengono in prigione, dovremmo sentirci tutti umiliati.
La storia la conosciamo a menadito. L’abbiamo letta, ascoltata, vista in tv, ammirata in quadri, affreschi e sculture. Sempre riferita e rielaborata da altri, però. Poi esce l’ultima fatica di Mariapia Veladiano ed eccoci a scorrere le pagine di un «diario», il racconto in prima persona di una giovane Vergine divenuta mamma in modo misterioso, per grazia di Dio. È proprio Maria, la madre per antonomasia, la protagonista di questo elegante saggio-romanzo alle radici del Vangelo.
Il Padre nostro non è una delle tante preghiere che affollano i libretti di devozione: perché sta nientedimeno che nel Vangelo. Anzi, ci è stata consegnata direttamente da Gesù, che l’ha insegnata ai suoi amici.
La fiducia è essenziale in qualsiasi relazione umana: amicale, sponsale, filiale, fraterna, ma anche nella semplice convivenza nei luoghi di lavoro o nel mondo della scuola. Noi viviamo di fiducia molto più di quanto siamo coscienti. Una fiducia che si costruisce giorno dopo giorno con l’affidabilità dei gesti e delle parole. Sì, perché c’è un’etica della parola che è essenziale alla fiducia e che implica tre livelli: il rispetto per l’altro, per la parola che viene detta e per se stessi. Chi mente non rispetta alcuno di questi livelli e uccide la fiducia.