A chi non piace ascoltare storie? Che cosa sono in fondo i romanzi, i film o le opere teatrali o liriche, le canzoni, se non dei racconti più o meno lunghi? Lo dice anche una delle regole non scritte del giornalismo: per attrarre un lettore, è buona cosa cominciare il testo raccontando una storia vera. Ma che cos’è che ci fa amare così tanto i racconti? Lo ha spiegato bene papa Francesco nel suo Messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali del 2020 («Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria» (Es 10,2).
Oggi la terra è piena di samaritani e donne siro-fenicie che ci attendono ai crocicchi della strade per spiegarci il Vangelo che loro non conoscono ancora: quando ci chineremo per ascoltarli?
Dopo aver ristampato nel 2020 il libro forse più conosciuto di Dorothy Day (Una lunga solitudine), la casa editrice Jaca Book pubblica ora una sua interessante biografia firmata dalla giornalista Giulia Galeotti.
Lasciamoci scuotere dal Vangelo: la Parola di Dio, se la ascoltiamo veramente, ci investe con tutta la sua forza rivoluzionaria, ci fa piangere, ci colpisce dentro il cuore.