Il «ghetto» della disabilità è stato liberato dopo decenni di battaglie civili e giuridiche. Anche se qualche rigurgito ideologico ne minaccia ancora le irrinunciabili conquiste.
La retorica buonista dipinge i disabili come persone sfortunate ed esempi di virtù. Stanche di questi luoghi comuni, Maria Chiara ed Elena hanno lanciato la loro controffensiva da un blog.
Parlare di disabilità col sorriso sulle labbra. È quanto fanno ogni giorno Guido e Daniela, che proprio alla figlia Anna, di 3 anni, con sindrome di Down, hanno dedicato un progetto. A partire dal web e dai «social network».