I ragazzi leggono
Ci sono due semplici poltroncine nella stanza di ingresso della libreria Mondadori di piazza Vittorio Veneto a Matera. Questa libreria indipendente gestita con passione da Antonio Sacco è diventata, negli ultimi mesi, meta di pattuglie di ragazzi. Arrivano a ore diverse, spesso nel secondo pomeriggio, dopo le 6. A volte qualcuno salta una lezione e si rifugia nello spazio più interno della libreria. Mi passano davanti e li seguo con lo sguardo. Fino alla «stanza dei manga». Sia chiaro, sono io, 70 anni, che la chiamo così. Non so nemmeno cosa raccontano questi fumetti.
C’è un piccolo tavolo colorato e sedie basse; c’è tranquillità, al riparo dal brusio del turismo che ogni giorno investe la città dei Sassi. «Al sabato pomeriggio questo è il primo luogo in cui veniamo» mi dice Emilio, 18 anni tra due mesi, studente di ragioneria, con il desiderio di fare il massaggiatore sportivo. «E non veniamo solo per i manga, qui possiamo parlare in pace. Della scuola, della città, dei viaggi che vogliamo fare». I cellulari sono accanto ai libri, ma raramente Whatsapp interrompe le conversazioni. E qualcuno, giorno dopo giorno, dà un’occhiata agli altri libri: «Mi trovo a sfogliare nuovamente Harry Potter, lo leggo in inglese. O i libri degli Hobbit».
«Cerco di non passare per quella stanza quando ci sono i ragazzi – mi dice Antonio, il libraio –, ma quando accade ascolto conversazioni importanti. Leggono, discutono, si informano». Si abituano al mondo dei libri, della carta, e, allo stesso tempo, cercano l’alleanza tra il web e il reale. Usano l’ashtag #BookTok (su Tik Tok): e i libri di cui i ragazzi discutono su questa community social guidano le classifiche di vendita. Mi sorprendono tre ragazze: Aurora, Azzurra e Chiara, 13 e 14 anni, sedute una accanto all’altra a quel tavolino basso. Mi siedo anch’io, temendo di non essere capace di rialzarmi. Il rischio vale la pena.
Sentite Chiara: «Qui, leggendo, possiamo sfogarci e lasciare fuori le cose brutte. Leggere ti porta in un altro mondo». Ascoltate Azzurra: «Venivo qui per i manga. Leggere mi annoiava. E poi è cambiato: anche se ogni tanto mi blocco, ora leggo un libro dopo l’altro». E Aurora? «Mi piacciono i manga, mi piace anche leggere: questo è un posto perfetto. Qui ho scoperto Wattpad e allora ho cominciato a scrivere». Se non siete più ragazzi, andate in cerca di questi due social (Tik Tok e Wattpad): rimarrete sorpresi. E, come i giovani, tenete libri e cellulare davanti a voi; il loro «incastro» produce buoni risultati. A volte, i ragazzi della «stanza dei manga» lasciano lettere che sono messaggi per chi frequenterà, dopo di loro, questa stanza della libreria. Ne leggo uno: «Non disperarti, la vita è bella».
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