A Venezia, nel terzo fine settimana di luglio, esplode la «notte famosissima» del SS. Redentore. Il ponte votivo che unirà il sestiere di Dorsoduro alla chiesa del Redentore quest'anno sarà ancorato a trentaquattro barche sul canale della Giudecca.
La loro porta-finestra si affacciava sulla strada. C’era una sedia seminascosta. Vi era poggiato sopra un cartello, scritto a mano, quasi illeggibile a meno di non avvicinarsi. Chiedeva un aiuto, un’elemosina, senza usare questa parola.
A Lisbona, i giorni attorno al 13 giugno, sono la festa più grande della città. In tutti i suoi quartieri, da tempo immemorabile, ben prima delle ufficialità, si festeggia questo giorno con felicità.
Quasi dieci anni fa ho cominciato un lungo viaggio nella devozione a sant’Antonio nel mondo. Un andare da giornalista laico, sorpreso, incuriosito. Da allora non mi sono più fermato.
Giornalista palestinese nato nel campo profughi di Jabalia, in questi ultimi mesi Sami al-Ajrami ha raccontato la guerra a Gaza sulle pagine di «La Repubblica». Un prezioso diario di vita quotidiana, ma anche lo specchio di un’immensa tragedia.
Da nord a sud, negli ultimi anni l’Italia è diventata un Paese di camminatori. Una moda, ma soprattutto una buona passione, purché sia alla portata di tutti e rispetti i luoghi attraversati.