Il coraggio delle scelte
Il peso di un pontificato si misura anche sulla sua capacità di incidere sugli eventi legati al suo periodo storico. E non c’è dubbio che l’ultima parte del pontificato di papa Francesco sia coincisa con un inasprimento dei conflitti militari in tutto il mondo, e con l’aggravarsi delle emergenze planetarie: la minaccia ai diritti umani e alla dignità dei popoli, fino ai cambiamenti climatici. Ma Bergoglio non si è mai lasciato intimidire, e ha sempre fatto sentire, con fermezza, la sua voce e quella del magistero della Chiesa.
Quella di papa Francesco è un’eredità di cui il nuovo Pontefice, papa Leone XIV, si trova a doversi far carico sia per rilanciare il ruolo pastorale della Chiesa universale, sia per dare voce a tutti colori che vivono ai margini della società e della storia e che, spesso proprio per questo, poco o nulla riescono a rivendicare.
Uno dei problemi maggiori con cui la società contemporanea deve fare i conti è una diffusa mancanza di leader internazionali all’altezza dei loro compiti, oltre che con le derive populiste e individualiste che minacciano la convivenza civile, e con la sensazione che sia ormai la sempre più pervasiva tecnologia, già ribattezzata come tecnocrazia, a dettare l’agenda della nostra vita e degli orientamenti della società.
Senza scomodare le visioni distopiche dello scrittore George Orwell, è evidente a tutti che occorre ripensare con urgenza, a partire dalla famiglia e dalla scuola, il futuro che vogliamo costruire.
L’attualità sembra sconfessare anche le aspirazioni più nobili. Ma la Chiesa può tornare davvero a esercitare un ruolo di leadership morale globale.
Nonostante le ombre cupe che ogni giorno vediamo addensarsi sul mondo, ad essere chiamata a rispondere ai segni dei tempi è innanzitutto la Speranza, ispiratrice del Giubileo indetto da papa Francesco.
Ne parliamo con il politologo Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di Relazioni Internazionali alla facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica di Milano.
Tra i suoi ultimi libri ricordiamo: Madre patria. Un’idea per una nazione di orfani (Bompiani), Il posto della guerra - E il costo della libertà (Bompiani), Titanic. Naufragio o cambio di rotta per l’ordine liberale (Il Mulino).