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Luigi Berzano

Restare cristiani in diaspora

Restare cristiani in diaspora
Scheda
Effatà Editrice
2024
€ 16,00

Il concetto di diaspora è il filo conduttore del saggio di Luigi Berzano, sociologo e direttore dell’Osservatorio sul pluralismo religioso. Modello di riferimento è l’esperienza dei cristiani di cui si parla nella Lettera a Diogneto, i quali, inseriti nel mondo pagano ma fortemente uniti nelle loro comunità, sono definiti «anima del mondo». Diaspora indica anzitutto un mondo che ha messo da parte il cristianesimo e nella cui cultura la Chiesa fatica a entrare. Oggi molte persone dichiarano un’appartenenza cattolica culturale, delegando vicariamente la loro partecipazione religiosa, per farsi presenti solo nei riti di passaggio (battesimo, matrimonio, funerale), legati ai simboli della nascita, della vita e della morte. In tal modo, la dimensione del credere diventa sempre più individuale e personalizzata, quasi un bricolage religioso, incentivato da un mercato di spiritualità fiorente (a dispetto del secolarismo che pretendeva la fine dello spirituale).

Diaspora indica anche un legame con le radici cristiane, un patrimonio memorabile da custodire. Diaspora è dispersione, come nella seminagione, in cui c’è legittima diversità che non è dissoluzione; è pluralità, che ricorda l’insufficienza di ciascuno e il bisogno dell’altro; è provvisorietà, segno di incompiutezza e fragilità, ma in cammino verso un compimento. La condizione diasporica dei cristiani si concretizza in un’identità compatibile con il contesto storico, vissuta in uno spazio pubblico aperto senza un’imposizione dispotica della verità, ma difendendo la libertà religiosa di ciascuno, fondata sulla dignità della persona. Al contrario dello spirito post-moderno che, partendo dalla libertà, dall’autonomia e dall’emancipazione, rischia di trasformare scienza, politica e consumismo in religione.

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Data di aggiornamento: 18 Gennaio 2025