Senza rimpianti senza rimorsi
Alzi la mano chi si sente immune da rimpianti o rimorsi… Eh già, perché queste due esperienze ci accomunano praticamente tutti, per lo meno a partire da una certa età. Ed è per questo che il medico e psicoterapeuta Simona Milanese ha voluto dedicare loro un libro (Senza rimpianti senza rimorsi. Strategie per disinnescare l’infelicità), edito da Ponte alle Grazie, giunto in libreria lo scorso settembre con la prefazione di Giorgio Nardone, guru della Terapia strategica. Perché, come scrive nell’incipit del volume l’autrice, «parlare di rimorsi e rimpianti significa parlare degli esseri umani e delle loro scelte».
Il libro, partendo da una serie di esempi concreti di pazienti giunti in terapia, analizza i vari volti di queste due emozioni, intersecandoli con le altre numerose emozioni (rabbia, tristezza, senso di colpa, paura, invidia…) che le colorano di volta in volta.
Ma che cosa sono davvero rimpianti e rimorsi? «Il rimpianto – spiega l’autrice – è quell’emozione struggente che nasce dalla domanda “Che cosa sarebbe successo se…?” […] ed è il ricordo nostalgico e dolente di persone o cose perdute, di occasioni mancate, lo sguardo che si posa sulle scelte non fatte e scruta le strade non prese». Mentre «il rimorso è quella stretta al cuore che sentiamo quando ripensiamo a un’azione scorretta o ingiusta, che ha causato danno o sofferenza a noi stessi o ad altri, ed è strettamente legato al senso di colpa. È il “vorrei non averlo fatto” […] ed è riferito alla coscienza che ci punge e ci rimprovera per un errore commesso» inchiodandoci al passato.
Pagina dopo pagina si scopre, però, che, lungi dall’essere macigni inamovibili, sia i rimpianti che i rimorsi possono trasformarsi in qualcosa di estremamente utile per la nostra vita, a patto che li si riconosca e, soprattutto, li si accetti. Il rimpianto, infatti, non è detto debba essere una condanna all’ergastolo che ci impedisce di stare nell’oggi, ma può diventare una preziosa guida per la nostra vita futura, mostrandoci chi siamo e che cosa davvero vogliamo; il rimorso, d’altro canto, liberato dai sensi di colpa sterili, può invece rappresentare uno stimolo potente per la trasformazione e la crescita personale.
Mettendo insieme psicologia, storia, filosofia, Simona Milanese guida così i lettori, passo dopo passo, grazie a tutta una serie di riflessioni e all’ausilio di strumenti pratici, ad affrontare queste due esperienze così umane, non per cancellarle, bensì per trasformarle in qualcosa di profondamente fecondo per i giorni presenti e futuri.
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