Appuntamento con il Signore
«Buongiorno direttore, è un periodo che mi chiedo come pregare. Mi rendo conto che se dovessi chiedere ed esprimere tutto ciò che ho nel cuore, le mie necessità morali, spirituali e materiali, i problemi di salute e di lavoro, dovrei fare un elenco, come pure chiedere per le necessità degli altri. D’altronde, mi sembra che anche limitarsi alla semplice recita di preghiera in forma meccanica non renda l’onore e il rispetto dovuto a colui che preghiamo. Mi può aiutare?»
Lettera firmata
La nostra vita è fatta soprattutto di relazioni: tra queste ce n’è una che è particolarmente importante, quella con Dio. Per vivere la relazione con Lui, la preghiera è una delle occasioni migliori: è aprire uno spazio nel quale anzitutto stare con il Signore. Oggi sembra non sia facile trovare questo spazio, soprattutto perché il nostro tempo è invaso e riempito da tante cose che richiedono la nostra attenzione, ma che non sempre sono vere priorità: pensiamo, ad esempio, a quanto tempo passiamo davanti a uno schermo.
Siamo distolti da tante cose, e vorremmo vivere anche la preghiera, ma questa non è cosa automatica, non è come aprire un rubinetto o accendere una luce. Per entrare davvero nella preghiera c’è bisogno di prepararsi, come quando andiamo a trovare qualcuno che per noi è importante: ci sistemiamo, scegliamo l’abito con cura, fissiamo un appuntamento e siamo puntuali. Così, la preghiera inizia col desiderio di incontrare il Signore: qual è l’abito buono da vestire per entrare in relazione con Lui? Sicuramente fare un po’ di silenzio, che ci prepara all’ascolto di noi stessi, di ciò che ci circonda, e di quanto il Signore vuol dirci. Spesso ci preoccupiamo di quello che dobbiamo fare durante questo tempo e ci dimentichiamo che il vero protagonista della preghiera è lo Spirito Santo: noi facciamo spazio, ma è anzitutto Lui che prega in noi. Può sembrare qualcosa di un po’ misterioso, e di fatto lo è; tuttavia, riconoscere che la bontà della preghiera non dipende tanto da noi e che quello che possiamo fare è soprattutto aprire questo spazio, penso sia molto importante.
Ci sono, poi, molti modi di pregare; il nostro lettore ne ha colto alcuni: la consegna di quanto sto vivendo, la richiesta per le necessità di ogni giorno, la preghiera fatta con formule che abbiamo imparato. Sicuramente, però, una modalità importante di preghiera è il ringraziamento e la lode, che parte dal riconoscere che il bene che c’è in noi e intorno a noi non ce lo siamo dati da soli, ma, in gran parte, ci è stato donato. San Francesco, nei suoi scritti, invita a lodare e benedire Dio come datore di tutti i beni. Questo atteggiamento dona uno sguardo nuovo sulla realtà e su noi stessi: non più un oggetto da possedere e da difendere, ma un dono da condividere. E, insieme, dà onore a Dio, riconoscendo che è Lui l’origine di tutto il bene. Infine, nella preghiera noi siamo sempre dei principianti: è un cammino che scegliamo di fare con il Signore, ma non c’è una modalità definitiva. Sono tante le esperienze che possiamo vivere in questo cammino e che hanno come scopo l’incontro con Lui.
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