Perché tanti bambini hanno difficoltà a scuola e a volte addirittura la rifiutano? Camillo Bortolato, maestro e inventore del Metodo analogico, ci guida nel modo di apprendere dei piccoli.
«Trovo assurdo che bambini e bambine che sono nati in Italia, che frequentano le scuole e che parlano benissimo la nostra lingua, debbano aspettare fino a 18 anni per poi sperare di avere la cittadinanza».
Aveva un grande amore per i suoi alunni e per il suo lavoro. Creò una didattica vivace, attiva, con tanto rispetto per la curiosità dei suoi ragazzi. Per questo, e non solo, Alberto Manzi resta una delle grandi figure educative del secondo Novecento.
Oltre mille chilometri: è quanto percorreranno otto studenti dell’ultimo triennio delle superiori e tre insegnanti-guida, in un cammino lungo 240 giorni: un vero e proprio anno scolastico itinerante.
La cronaca è piena di episodi di sopraffazione e violenza compiuti da adolescenti sui più deboli, con forme di cinismo che sconvolgono. Perché sta succedendo e come porvi rimedio? Ecco perché la lezione di don Bosco è valida anche oggi.
In che modo l’educazione ricevuta durante l’infanzia influenza il nostro vivere da adulti?È la domanda di fondo da cui prendono avvio queste pagine firmate da Daniele Novara, pedagogista di lungo corso. Perché, che ne siamo consapevoli o meno, ciascuno di noi è cresciuto (e, se siamo genitori, a nostra volta lo abbiamo utilizzato) seguendo un copione educativo pensato per noi dai nostri genitori.