Avete presente il film Non ci resta che piangere (1984)? In particolare la scena in cui, all’avviso del sacerdote «Ricordati che devi morire», Massimo Troisi risponde: «Si, si, mo’ me lo segno»? Raramente una battuta sul tema è stata così azzeccata. Fin dall’antichità il memento mori ha sempre occupato la mente di studiosi e filosofi. Uno su tutti Platone, secondo cui tutta la filosofia consisteva nell’imparare a morire.
Il saggio proposto ci invita a riflettere su un tema importante: è possibile che l’umanità continui la sua esistenza? La Terra sembra fatta apposta per noi, ma la ricerca scientifica ci ha mostrato come siamo noi a essere fatti per la Terra: una specie sopravvive perché si adatta all’ambiente in cui si trova. Dando uno sguardo al quadro generale ci si rende conto che la nostra parte è davvero minuscola: tantissime specie ci hanno preceduto e quasi tutte si sono estinte.
Ogni 8 italiani, uno ha un problema di gioco d’azzardo patologico e, tutti insieme, questi giocatori hanno buttato via nell’anno in corso 136 miliardi di euro, più della spesa sanitaria dell’intero Paese. A spiegarlo sono Matteo Cavezzali e Gianni Gozzoli nella prima puntata del loro podcast L’ultimo azzardo (RaiPlay Sound), sei appuntamenti nei quali esplorano quattro storie legate a diverse forme di ludopatia, per creare consapevolezza del problema e contribuire a prevenirlo.
Il desiderio di capire di più la società dei taneka porta l’antropologo Marco Aime a trascorrere del tempo con loro, entrando nei villaggi che abitano nella regione di Atakora, nel Benin.
Cosa distingue l'abete rosso da quello bianco? Qual è la differenza tra l’acero riccio e l’acero di montagna, il carpino nero e il carpino bianco, l’ontano nero e l’ontano verde? Cosa si intende per selva, bosco e foresta? Risponde a queste e a moltissime altre domande Cuore verde. Viaggio tra le bellezze delle foreste, delle montagne e degli animali selvatici d'Italia (Altraeconomia).
Rock e pop non sono gli unici generi musicali con i quali si può parlare di fede. Lo dimostra don Peppe (don Giuseppe Logruosso) che da anni usa il linguaggio del rap per diffondere il Vangelo e parlare di tematiche sociali con i giovani. Nel nuovo singolo My pass il sacerdote rapper coinvolge molti altri artisti cristiani italiani per ribadire l’importanza dei legami profondi e dell’amore autentico e immutabile di Dio per l’umanità, che non passerà mai. Un brano fresco e coinvolgente.