Recensioni

Andrea Semplici

MaterVenezia

Racconto di due città
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Difficile raccontare due città come Venezia e Matera. Molto, forse troppo, è stato scritto. Ma Andrea Semplici è riuscito nel quasi impossibile compito di narrarle da una prospettiva nuova, mettendo in luce i sottili fili che le accomunano. Assumendo la prospettiva di chi le vive nel quotidiano e sa mostrarne volti inediti. Il risultato è un libro affascinante, che cattura (anche in alcune magnifiche foto) il lato più nascosto, a tratti contradditorio ma intriso di bellezza, delle due città.

Luigi Berzano

Restare cristiani in diaspora

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Il concetto di diaspora è il filo conduttore del saggio di Luigi Berzano, sociologo e direttore dell’Osservatorio sul pluralismo religioso. Modello di riferimento è l’esperienza dei cristiani di cui si parla nella Lettera a Diogneto, i quali, inseriti nel mondo pagano ma fortemente uniti nelle loro comunità, sono definiti «anima del mondo».

Renaud Capuçon, Orchestre de chambre de Lausanne

Antonio Vivaldi, Le Quattro Stagioni

CD-MP3
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Il cimento dell’armonia e dell’invenzione di Antonio Vivaldi venne pubblicato proprio tre secoli fa, nel 1725. E i primi quattro concerti della raccolta sono le celeberrime Quattro Stagioni, capolavori che sanno davvero raccontare e descrivere, ci lasciano immaginare il canto degli uccelli in primavera, una tempesta d’estate o la pioggia dell’inverno.

Gigliola Alvisi

A spasso con Dory

Diario di una caregiver
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Prendersi cura di un famigliare con decadimento cognitivo è una condizione che molti sperimentano nella loro vita, con storie e dinamiche uniche, pur attraversando dei motivi comuni: l’iniziale negazione di ciò che sta accadendo, a cui fa posto la rabbia e, infine, la graduale accettazione. Il libro è il diario di una scrittrice professionista che ha vissuto sulla propria pelle questo stesso percorso con la madre malata di Alzheimer

Vito Mancuso

Liberi di vivere

Il senso delle cose oltre la finitezza della vita
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Avete presente il film Non ci resta che piangere (1984)? In particolare la scena in cui, all’avviso del sacerdote «Ricordati che devi morire», Massimo Troisi risponde: «Si, si, mo’ me lo segno»? Raramente una battuta sul tema è stata così azzeccata. Fin dall’antichità il memento mori ha sempre occupato la mente di studiosi e filosofi. Uno su tutti Platone, secondo cui tutta la filosofia consisteva nell’imparare a morire.

Amedeo Balbi

Su un altro pianeta

C'è un futuro per l'umanità fuori dalla Terra?
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Il saggio proposto ci invita a riflettere su un tema importante: è possibile che l’umanità continui la sua esistenza? La Terra sembra fatta apposta per noi, ma la ricerca scientifica ci ha mostrato come siamo noi a essere fatti per la Terra: una specie sopravvive perché si adatta all’ambiente in cui si trova. Dando uno sguardo al quadro generale ci si rende conto che la nostra parte è davvero minuscola: tantissime specie ci hanno preceduto e quasi tutte si sono estinte.

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