Appassionato comunicatore, teologo e filosofo cattolico tedesco, è l’autore di questo saggio che contesta quei discorsi su Dio che tendono a «renderlo innocuo», puntando su «i nostri desideri profondi, le nostre esigenze spirituali e le nostre aspettative». La modernità ha visto imporsi una ragione di tipo strumentale, capace di dare tante spiegazioni, ma incapace di fornire un senso. Così, i grandi interrogativi dell’esistenza spesso vengono evitati: il dolore, la morte, l’eternità e il giudizio finale.
Tornano i pionieri della musica di animazione per bambini e ragazzi degli oratori. Sulla scena dal 1999, il duo bergamasco formato da Valerio Baggio e Herbert Bussini fa ora uscire il suo 26º disco che conferma le loro originali caratteristiche artistiche: la capacità, cioè, di scrivere sia brani divertenti e coinvolgenti (come la scatenata Pappamolla Maranza) sia canzoni più impegnate e dedicate alla fede (come l’emozionante Camminiamo insieme a te).
Il testo nasce da un lavoro di Pax Christi International che rilegge la vicenda di Gesù secondo la categoria della nonviolenza. In un clima di scontro (il popolo è sotto la dominazione romana), Gesù compie un’azione politica e pubblica, che viene riconosciuta attraverso sette verbi: prevenire, intervenire, resistere, riconciliare, difendere, costruire e vivere. La sua testimonianza, effettiva e creativa, si compie nel dono della vita (morte in croce) e della pace (prime parole del risorto).
Il breve saggio del padre domenicano è pubblicato in traduzione dal francese; il titolo originale letteralmente recita: Sulla montagna. Asprezza e grazia. Infatti, il testo con cui l’autore si confronta è quello del Discorso della montagna (Mt 5-7), che lui stesso ha riscoperto proprio nei luoghi in cui per la prima volta è stato pronunciato. La domanda di fondo che ci accompagna nella lettura è la seguente: se Dio ci ama gratuitamente, perché chiede di osservare dei comandamenti che, all’atto pratico, sono spesso fuori dalla nostra portata?
Dan è un veterano americano, tormentato dalla guerra vissuta in Vietnam; con la moglie Linda decide di intraprendere un viaggio per rivedere quei luoghi.
«Freude, schöner Götterfunken». Nell’Ode di Schiller alla «Gioia, bella scintilla divina», Ludwig Van Beethoven leggeva l’aspirazione alla libertà e a un mondo in cui «Alle Menschen werden Brüder», tutti gli uomini diventano fratelli. Scelse proprio quei versi per suggellare gloriosamente la sua Nona Sinfonia che ha compiuto 200 anni il mese scorso (venne eseguita a Vienna il 7 maggio 1824).