Le feste dei santi, secondo sant'Antonio, non sono per baldorie o per affari, ma occasione di personale check-up spirituale di fronte alla loro statura, come per «tirarci a piombo».
È una grazia che vive in eterno, spiritualmente, lungo le strade della memoria, delle emozioni, della gratitudine. Ne parliamo nella tappa umbra del cammino di Antonio.
Facciamo memoria dell’incontro tra Antonio e Francesco, avvenuto nel maggio del 1221, proprio in un momento in cui incontrarsi è difficile, ma, per questo, ancor più prezioso.
A settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, cosa c’entra oggi questa ricorrenza con la vita di un giovane in ricerca vocazionale e la vita dei frati francescani?