Molti giornali hanno sposato l’idea che solo la guerra può garantire la pace. Roberto Reale, esperto di media, ha evidenziato che ruolo dovrebbe avere l’informazione in tempo di guerra, in un corso per giornalisti, organizzato dalla nostra rivista.
Può l'inclusione favorire i processi di pace? È stata questa una delle domande di fondo del momento formativo sui temi della pace, organizzato dal «Messaggero di sant’Antonio», a cui ha tentato di rispondere Laura Nota, dell'Università di Padova.
Il testo nasce da un lavoro di Pax Christi International che rilegge la vicenda di Gesù secondo la categoria della nonviolenza. In un clima di scontro (il popolo è sotto la dominazione romana), Gesù compie un’azione politica e pubblica, che viene riconosciuta attraverso sette verbi: prevenire, intervenire, resistere, riconciliare, difendere, costruire e vivere. La sua testimonianza, effettiva e creativa, si compie nel dono della vita (morte in croce) e della pace (prime parole del risorto).
Altro giorno, altra «Piazza della democrazia», a Trieste, nell’ambito della 50ª Settimana sociale. Questa volta si discute di pace, disarmo e riconciliazione.